
Il centro logistico teatro della tragedia costata la vita a Roberto Vitale 60 anni
Uno stillicidio d’infortuni, più o meno gravi. E la logistica si conferma uno dei settori col maggior numero d’incidenti. Contesto dell’ultima tragedia, la Dhl di Carpiano, dove nella tarda serata di lunedì un uomo di 60 anni ha perso la vita dopo essere stato accidentalmente investito da un mezzo pesante guidato da un collega. Il dramma si è consumato all’interno del grande polo logistico al civico 30 di via Aldo Moro, nella zona industriale di Francolino. La vittima è Roberto Vitale. Residente a Savona, ma spesso di stanza a Rozzano, a casa della compagna, era dipendente di una ditta, la Bs Autotrasporti, che è tra i fornitori della Dhl. L’altra sera, dopo aver scaricato della merce, si è incamminato nel piazzale dell’azienda, dov’è stato travolto da una motrice in movimento. Alla guida del mezzo pesante un 62enne, dipendente di un’altra ditta esterna, la T&T cargo-line. Il conducente non si sarebbe accorto del pedone, morto sul colpo per le gravi lesioni riportate. Inutili i soccorsi, affidati a un’auto medica e un’ambulanza della Croce rossa di Pieve Emanuele. Assunto come autista, con regolare contratto, dal 2018, "nel corso degli anni Roberto Vitale ha dimostrato grande professionalità e dedizione, conquistando la stima e l’affetto di colleghi e collaboratori": così la Bs Autotrasporti nella nota di cordoglio per la scomparsa del 60enne. Anche la Dhl ha affidato ad un comunicato le condoglianze e la vicinanza alla famiglia. Simile a quello dell’altra sera, un altro grave infortunio è avvenuto il 28 aprile 2023 nel polo logistico dell’Esselunga, a Limito di Pioltello.
Un operaio di 48 anni, Stefano Sainaghi, dipendente di una ditta lodigiana per la quale svolgeva mansioni di autista, è morto schiacciato da un mezzo pesante. Secondo le ricostruzioni, l’uomo non avrebbe inserito il blocca-ruota al camion. Nel tentativo di fermarlo a mani nude, Sainaghi è rimasto schiacciato tra il mezzo pesante e un altro rimorchio. In un’area, il Sud-Est Milanese, dove la presenza delle logistiche è tra le più massicce, altri infortuni si sono invece conclusi, per fortuna, “solo“ con feriti e contusi. Il corposo elenco d’incidenti riaccende i riflettori sul tema sicurezza, con la necessità, rilanciata a più riprese dai sindacati, di rispettare le norme, aumentare le misure di protezione, promuovere campagne d’informazione. Secondo il Sol Cobas, col suo fondatore e referente Fabio Zerbini, alcuni infortuni sarebbero riconducibili "alla continua ricerca di un salario congruo rispetto alle spese e ai debiti ai quali si deve far fronte, ricerca che spinge a ritmi di lavoro sempre più incalzanti e difficilmente sostenibili".
Alessandra Zanardi