REDAZIONE MILANO

Ritrova le fede nuziale persa ventidue anni fa

Da Peschiera ai monti lecchesi con un metal detector: un’incredibile storia a lieto fi

Ha affrontato più volte il tragitto tra Peschiera Borromeo e la Brianza lecchese. Anche quando le speranze di recuperare un oggetto a lui molto caro erano prossime allo zero. Ma Vincenzo Maritati, 63enne giornalista di Peschiera, alla fine è stato premiato con il ritrovamento della fede nuziale persa 22 anni fa nell’area del Monte Barro. Questa singolare caccia al tesoro, conclusasi positivamente nei giorni scorsi, era iniziata nel 1998, subito dopo lo smarrimento dell’anello che riportava il nome della moglie, Paola, e la data del matrimonio: 12 aprile 1986. "In effetti – precisa Maritati – avevo già perso la fede nuziale, ma l’avevo sempre ritrovata. Quella volta, invece, non c’era stato niente da fare. Era andato al Monte Barro per arrampicare e, prima di iniziare, me l’ero tolta e l’avevo messa in tasca. Quando sono ritornato alla macchina, non l’ho più trovata. Il giorno dopo sono tornato con mia moglie, ma dell’anello nessuna traccia".

Una ricerca su Internet permette però a Maritati di entrare in contatto con l’associazione Metal Detector Brianza. Il giornalista conosce Fausto Chiappa, socio del club brianzolo, e chiede il suo aiuto. "Lo stesso Fausto – specifica - mi ha avvisato che avremmo dovuto chiedere un permesso specifico, perché l’area delle ricerche si trova all’interno del Parco Archeologico del Monte Barro. L’autorizzazione è arrivata rapidamente". La tenacia e l’attrezzatura adeguata non mancano, a latitare sono i risultati. "Le ricerche iniziali - ricorda Maritati – sono state deludenti. Nelle prime uscite riuscimmo a trovare solo dei pezzettini di ferro e ritagli di carta stagnola". Il lieto fine, però, è dietro l’angolo. "Non ci sarebbe stato – ammette Maritati – un altro tentativo. Mi ero portato da casa un paio di bottiglie di vino da regalare a Fausto che, per darmi una mano, stava utilizzando il suo tempo libero. All’improvviso, però, tra la terra emerge un anello. Lo prendo e mi rendo conto che è proprio il mio. Io e Fausto ci siamo abbracciati".

Sergio Gianni