ANDREAGIORGIO GIANNI
Cronaca

Rider, la “buonuscita“ di Uber Eats : "Da 55 fino a 5.800 euro a testa"

La proposta senza precedenti della piattaforma: un milione da dividere per 2.200. I sindacati: offrano di più

Un rider di Uber Eats

Milano, 19 luglio 2023 –  Uber Eats mette sul tavolo una somma di circa un milione di euro, una sorta di “buonuscita“ per i rider lasciati a casa dopo la decisione della piattaforma statunitense del delivery di abbandonare l’Italia. Una proposta avanzata durante l’incontro che si è svolto ieri con i sindacati Uiltucs, Uiltemp e Felsa-Cisl, con al centro il futuro delle migliaia di fattorini rimasti senza ammortizzatori sociali perché inquadrati come autonomi. I sindacati hanno chiesto di aumentare il “tesoretto“ e offrire somme più consistenti ai rider. Un nuovo incontro si terrà prossimi giorni.

La proposta di Uber Eats, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, prevede la copertura per i rider che hanno lavorato negli ultimi sei mesi e che hanno effettuato almeno una consegna negli ultimi tre mesi. Il contributo è modulato su cinque fasce in base al numero di consegne effettuate. Si va da un minimo di 55 euro per chi ha totalizzato poche consegne a un massimo di 5.800 euro per i più attivi. La previsione è quella di offrire una copertura a circa 2.200 fattorini a livello nazionale. Gli altri, invece, restano fuori dai giochi. I sindacati stanno valutando la proposta: un inedito nel settore, che vede la maggior parte dei rider inquadrati come autonomi e quindi privi di ammortizzatori sociali.

All’incontro hanno partecipato i sindacati del terziario e dei lavoratori atipici di Cisl e Uil, mentre invece la Cgil ha scelto un’altra strada, impugnando il licenziamento dei rider, primo passo per una battaglia legale. La scelta di non partecipare al tavolo è legata alla considerazione, sempre sostenuta dal sindacato, che i rider debbano essere inquadrati come lavoratori subordinati o al limite eterorganizzati e non come autonomi. La richiesta di legare la loro trattativa a quella ancora in corso sui 48 dipendenti diretti della sede di Milano era stata però respinta da Uber Eats. Si è aperto quindi un tavolo “separato“ con Cisl e Uil, sfociato ieri nella proposta di un indennizzo (senza precedenti almeno per il settore) che per alcuni rider si tradurrebbe in una "mancia" mentre per altri in somme più consistenti. Nel frattempo si è fatta avanti anche l’app italiana di delivery Consegnam, con la proposta di riassorbire alcuni rider.