Stato di calamità naturale riconosciuto e ora, anche nei territori alluvionati del 15 maggio, è corsa ai bandi. Entro metà novembre Comuni, privati e aziende potranno presentare, con modalità rigorose, le richieste di risarcimento. Le notifiche sono arrivate ai municipi nei giorni scorsi. Ora, capillare, l’informazione soprattutto ai cittadini della zona rossa fra Bellinzago, Gessate, Masate e Liscate, che fu pesantemente colpita dalle esondazioni. "In maggio raccogliemmo negli uffici le schede rasda da allegare all’istanza di stato di calamità - ricorda il sindaco Michele Avola -. Questa volta, naturalmente, aziende e cittadini si muoveranno in autonomia. Ora faremo circolare il più possibile informazioni e istruzioni. Suppongo che saremo chiamati in causa in un altro momento, per verifiche tecniche sulle istanze presentate".
I bandi regionali sono polipartiti. Finanzieranno agli enti pubblici le spese sostenute per interventi di soccorso e assistenza alla cittadinanza, ripristino della funzionalità di servizi e strade e smaltimento dei rifiuti. Gli altri canali di finanziamento rientrano nel calderone delle "misure economiche a favore del tessuto economico e sociale", cioé aziende e cittadinanza. I privati e i legali rappresentanti delle imprese dovranno segnalare danni e necessità compilando moduli secondo indicazione sulla piattaforma regionale “Bandi e servizi“ con scadenza alle 16 del 15 novembre. "L’apertura dei bandi è una buona notizia - commenta il sindaco liscatese Lorenzo Fucci -. Ho scelto di commissionare agli uffici una verifica a latere dei rischi residui prodotti dall’evento. Ci servirà per richiedere fondi per sistemare alcune criticità riscontrate su rogge, fossi, fontanili e lavorare sulla prevenzione".