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Record di brevetti. Ora serve un parco tecnologico

Il Politecnico di Milano si pone come leader dell'innovazione in Italia, con oltre 3.400 brevetti registrati dal 2000. La rettrice Donatella Sciuto sottolinea l'importanza di colmare il divario tecnologico e investire in nuove imprese ad alto tasso di innovazione. La Fondazione Tech Europe, supportata da diverse istituzioni, sarà il fulcro di questo processo nel nuovo Campus di Bovisa. Tuttavia, si evidenziano le sfide burocratiche e di finanziamento che l'ateneo deve affrontare. Gli studenti chiedono maggiori investimenti per garantire un futuro di successo e sviluppo per il Paese.

Record di brevetti. Ora serve un parco tecnologico

Il campus dell’innovazione e dello sport tra i gasometri della Bovisa

"Oltre 3.400 brevetti registrati dal 2000 a oggi: tra i nostri record c’è il primo posto in Italia per numero di domande di brevetto". Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano, parte da qui per inquadrare le prossime sfide: "Facendo eco al Piano Draghi sulla Competitività Europea, mi sento di affermare, con assoluta convinzione, che colmare il divario di innovazione sia, a tutti gli effetti, una priorità per l’Europa e per il nostro ateneo. Non possiamo permetterci di rimanere ancorati a tecnologie e ad industrie “intermedie”. È fondamentale sviluppare nuove conoscenze e, da queste, nuove imprese ad alto tasso di innovazione. Per questo vogliamo dare spazio a un grande polo di innovazione, a un parco tecnologico capace di creare le condizioni ideali affinché questo possa accadere". Insieme all’università Bocconi, con il contributo di Fondazione Ion e Fsi, e con Camera di Commercio, il Politecnico sta investendo "risorse ed energie" nella Fondazione Tech Europe, che presto troverà sede nel nuovo Campus di Bovisa. Sciuto ricorda poi i risultati della ricerca: "Abbiamo all’attivo 302 progetti Horizon EU, per un valore di 151 milioni di euro, con un tasso di successo del 20% e una capacità complessiva di autofinanziamento che nel 2023 ha superato i 200 milioni di euro", ma anche gli ostacoli sul cammino e "le difficoltà di un ateneo statale, imbrigliato nella burocrazia (al quale le recenti politiche governative hanno ulteriormente ridotto il fondo di finanziamento ordinario)". Per contro "c’è anche e soprattutto la voglia di non arrendersi, di rimettersi in gioco". Lancia un appello alla politica la presidente del consiglio degli studenti, Veronica Marrocu: "Investite su di noi, metteteci nella possibilità di accedere ai gradi più alti degli studi, permetteteci di creare delle famiglie (tutti i tipi di famiglie). Investire sull’istruzione è sicuramente uno dei modi più virtuosi per lo sviluppo del sistema Paese".Si.Ba.