PATRIZIA TOSSI
Cronaca

Rapinavano i viaggiatori sui mezzi Inchiodati dalle telecamere

Scappavano con soldi e gioielli. Diciassette i colpi addebitati. tra giugno e dicembre 2020. a tre italiani e tre stranieri

di Patrizia Tossi

Erano diventati il terrore dei pendolari, una banda di ventenni complici in rapine, furti ed estorsioni a bordo dei mezzi pubblici. Agganciavano le vittime nelle stazioni ferroviarie o sui treni, aspettavano il momento di minore affluenza per colpire i viaggiatori, isolandoli e minacciandoli. Si facevano consegnare soldi, cellulari e gioielli. Ieri mattina, i carabinieri della compagnia di San Donato e gli agenti della Squadra Mobile di Lodi hanno arrestato la banda: sei ragazzi tra i 20 ed i 26 anni, tre italiani e tre stranieri, residenti tra Lodi, Sant’Angelo Lodigiano e la provincia di Torino. La Procura di Lodi ipotizza a loro carico una lunga serie di reati commessi tra giugno e dicembre, 17 tra rapine, furti ed estorsioni tra il Lodigiano e il Sud Milano. A inchiodarli sono stati i filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza nelle stazioni e tutto è partito dalla stazione di San Donato, una zona - quella delle Torri Lombarde - tenuta sotto osservazione da tempo a causa di una recrudescenza dello spaccio. E lì tra i controlli dei pusher e i daspo ai clienti, è finita nella rete della giustizia anche la banda dei pendolari. Dopo avere isolato i fotogrammi che li incastravano, gli inquirenti sono risaliti alle vittime attraverso le denunce e dal riconoscimento facciale dei malviventi si sono chiuse le indagini preliminari con sei provvedimenti di custodia cautelare emessi dal Gip di Lodi. "È una soddisfazione avere sgominato questa banda - commenta il sindaco di San Donato, Andrea Checchi -, quella della stazione è una zona che stiamo cercando di presidiareper contrastare lo spaccio di stupefacenti con un lavoro di squadra tra i nostri agenti della polizia locale e i carabinieri della Compagnia di San Donato". Le immagini e i racconti delle vittime hanno permesso di ricostruire episodi nei quali gli arrestati accerchiavano il malcapitato di turno e si facevano consegnare denaro, gioielli e telefoni cellulari. Per evitare poi che le vittime avvisassero le forze dell’ordine, spesso le seguivano in strada o rimanevano a bordo del mezzo fino alla fermata successiva, continuando a minacciarle. Per la gang sono scattate le manette nella mattinata di ieri, i sei sono stati raggiunti nelle loro abitazioni. Si tratta del 22enne T.D.A., un romeno già in carcere per una rapina, il 21enne nigeriano O. M. e l’italiano B. D. E., suo coetaneo, il 26enne cubano O. F. A., R. L. R. e P.G. entrambi 21enni italiani.