
Manuel Massimo Sanfilippo ai tempi dei tornei di poker
Milano, 21 dicembre 2017 - Da ladro di Enjoy a rapinatore di tassisti. E così l’ex pokerista Manuel Massimo Sanfilippo è tornato in carcere per la seconda volta in dodici mesi. Un anno fa, i carabinieri di Porta Magenta lo arrestarono insieme al cognato Orlando Lorenzo Impolito attribuendogli sei furti di auto del car sharing: i due utilizzavano le 500 rosse come fossero di loro proprietà, una volta le usarono persino per un weekend al mare a Marina di Massa, in Toscana.
Stavolta i carabinieri, del Nucleo Radiomobile però, lo hanno ammanettato con l’accusa di aver aggredito un tassista dopo essersi finto cliente; e col sospetto di aver fatto lo stesso tre giorni prima a un altro conducente. Andiamo per ordine, partendo dalla rapina che finora è stata formalmente contestata al 25enne residente in zona Quarto Cagnino. Alle 23.30 di ieri Sanfilippo sale a bordo dell’auto bianca in via Pio II, davanti all’ospedale San Carlo: «Mi porti in viale Certosa per favore». Dopo cinquecento metri, all’altezza di via Rossellini, il ragazzo tira fuori un paio di forbici e le punta alla gola del malcapitato 45enne: «O mi dai tutto o ti ammazzo», la minaccia. La vittima reagisce e cerca di bloccare il balordo, che riesce comunque a rubargli il portafogli e a scappare. A quel punto, il conducente allerta il 112. Sul posto arrivano i militari del Radiomobile, che raccolgono la testimonianza del 45enne, con tanto di identikit dell’aggressore. Dettagli decisivi per individuare un possibile colpevole: Manuel Massimo Sanfilippo, che in quel momento avrebbe dovuto essere a casa per scontare una pena precedente ai domiciliari. A casa, però, non c’è: la sua compagna spiega ai carabinieri che si trova al San Carlo per un improvviso malore.
Tutto falso: è solo una scusa per coprire l’evasione, come poi ammetterà lo stesso Sanfilippo. Arrestato e portato a San Vittore per rapina. Gli accertamenti investigativi proseguiranno per capire se Sanfilippo sia entrato in azione pure nella notte tra il 17 e il 18 dicembre scorsi (in quel caso erano intervenute le Volanti della polizia) per derubare in modo del tutto analogo un altro tassista, pure lui «agganciato» davanti al San Carlo e aggredito con un oggetto appuntito da un uomo poi fuggito a piedi. Svariati precedenti per furto, ricettazione e lesioni, il 25enne è stato nel recente passato un giocatore di buon livello di poker e protagonista di tornei al Casinò di Campione d’Italia. Poi i guai con la giustizia a fine 2016: più volte «pizzicato» alla guida di Enjoy forzate e manomesse per farle partire a spinta. Domiciliari e processo. Ieri ci è ricascato.