Milano, colpo di scarica elettrica: la prima rapina armati di torcia-taser

Per neutralizzare la vittima la colpiscono una volta, poi uno dei banditi estrae il coltello. Interviene la polizia, due arresti

La torcia taser

La torcia taser

Milano, 15 gennaio 2019 - Venerdì sera. Le luci sfavillanti della sfilata di Ermenegildo Zegna illuminano le facciate della stazione Centrale ma a due passi, nella mezzaluna di pietra bianca e aiuole che guarda piazza Duca D’Aosta al confine con via Vittor Pisani, è un’altra luce ad attirare i poliziotti che tengono gli occhi puntati su tutto il perimetro.

Una luce violacea e blu che brilla in mezzo a una calca di cento persone. È quella che accompagna la scarica elettrica di una torcia-taser usata da due rapinatori contro un terzo uomo, colpito all’inguine e al polso e poi minacciato con un coltello a serramanico. I due scappano, i poliziotti si lanciano all’inseguimento. Pure la vittima in un primo momento cerca di allontanarsi non capendo che gli intervenuti sono agenti di polizia.

La serata si conclude con un doppio arresto per tentata rapina: in manette un marocchino di 28 anni pregiudicato e un algerino di 21 appena arrivato in Italia, entrambi irregolari. La vittima è un marocchino di 24 anni, regolare. L’arma usata? All’apparenza è una torcia normale ma basta schiacciare un pulsante per azionare la scarica elettrica, con tanto di luce e rumore caratteristico. I due non hanno saputo giustificarne la provenienza.

«L’abbiamo trovata per terra», avrebbero detto agli agenti del commissariato Garibaldi Venezia diretto dal primo dirigente Massimo Cataldi, coordinati sul posto dal vicequestore aggiunto Alessandro Chiesa. Potrebbe essere stata rubata oppure acquistata on line. Difficile che possano averla comprata in un’armeria. Le escoriazioni sul malcapitato, che ha rifiutato il trasporto in ospedale, sono «simili ai segni che lascia una medusa», racconta chi le ha viste. Secondo quanto ricostruito, venerdì sera il marocchino 24enne si avvicina alla mezzaluna per acquistare droga per uso personale. I due rapinatori lo puntano: non passano inosservati, hanno dei cappellini con i colori della bandiera americana e hanno già attaccato briga nella zona, tanto che il più grande ha un occhio nero. Raggiungono il 24enne e con mossa fulminea gli strappano il cellulare.

Lui reagisce e a quel punto il 28enne utilizza la torcia-taser colpendolo due volte, all’inguine e al polso. La vittima riesce a togliere il taser all’aggressore, che tira fuori il coltello. Scatta il fuggi fuggi, nel frattempo la polizia interviene e insegue gli aggressori, acciuffati in direzione stazione. Pure il 24enne cerca di allontanarsi e viene bloccato. Poi si ricostruisce tutto. Oltre alle armi sono stati sequestrati 400 euro in contanti trovati nelle tasche dell’algerino e il coltello a serramanico, che il complice aveva ancora addosso. Aperto e pronto all’uso.

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