
La statua di Gandhi imbrattata
Milano, 30 settembre 2023 - Jagroop Singh e Gurpal Singh, trentenni nati in India e residenti a Calcio, in provincia di Bergamo, entrambi leader del gruppo Sikhs for justice e accusati di aver vandalizzato la statua del Mahatma Gandhi a San Donato Milanese l'8 agosto e il primo ottobre 2022, chiederanno il patteggiamento ma solo per il reato di danneggiamento e non per quello di furto. Lo ha annunciato il loro difensore, Alessandro Tirelli, dopo il rinvio a giudizio di entrambi e in vista della prima udienza, davanti al Tribunale di Milano, tra due settimane circa.
Il raid
Durante le due azioni - che rientravano in una strategia di sensibilizzazione all'estero della causa dell'indipendenza del Khalistan dall'India - sul monumento fu più volte scritto "Khalistan Zindabad” e furono sottratti gli occhiali in bronzo apposti sulla statua. Ironico l'avvocato Tirelli: “Rimango in apprensione in relazione a una futura contestazione per lesioni, dato che gli imputati prima di allontanarsi, hanno schiaffeggiato la statua”.
Contestato il furto
L'ironia del legale nasce dal fatto che i due attivisti “non hanno mai negato di essere i responsabili del gesto ma inquadrandolo in un atto politico, privo dell'intenzione di appropriarsi" di beni non loro. Si moltiplicano le polemiche e gli attriti tra la comunità Sikh in Italia e quella del resto dell'India. Oltre all'azione a San Donato, si sono verificati problemi anche a Bergamo e, di recente, una maxi rissa nel pordenonese con una cinquantina di persone coinvolte.