REDAZIONE MILANO

Raddoppio dei forni crematori: levata di scudi

Il Movimento 5 Stelle portavoce dei malumori degli abitanti di Borgomisto e Sant’Eusebio

Fa paura ai cittadini e al Movimento 5 Stelle il progetto dell’amministrazione comunale di rinnovare e raddoppiare l’operatività dei forni per la cremazione delle salme al cimitero di Cinisello Balsamo. A fine anno l’amministrazione ha deliberato il cosiddetto revamping dei due impianti che funzionano a pieno regime da più di 11 anni e che hanno di fatto esaurito la loro funzione. In più, visti gli effetti dell’emergenza pandemica, è stato chiesto a Regione Lombardia di autorizzare due nuove linee di cremazione per raddoppiare la capacità operativa di Cinisello che è uno dei due impianti presenti nella vasta area della Città metropolitana di Milano e della Brianza. Una notizia che gli abitanti di Borgomisto hanno accolto tra l’indignazione e lo sconcerto. Da anni, infatti, si moltiplicano le proteste a causa dei fumi e dell’inquinamento prodotto dai forni e che il vento spinge verso le case più prossime al cimitero. A farsi loro portavoce ora è il gruppo consigliare dei 5 Stelle con il capogruppo Luigi Vavassori che afferma: "Nel progetto presentato in Regione, Cinisello Balsamo diventerebbe il punto di riferimento per le cremazioni di un bacino di oltre 5 milioni di abitanti con circa 5.000 cremazioni anno pari al 12% delle cremazioni di tutta la Lombardia". Vavassori concorda nel rifare i 2 forni esistenti con le nuove tecnologie che ridurranno il danno ambientale attuale, tuttavia si dice totalmente contrario alla installazione di altri 2 forni "in quanto non necessari per il servizio di cremazione dell’area Nord Milano, mentre sarebbe più utile realizzarli in Brianza". I 5 Stelle rilanciano il tema e chiedono al Comune di consultare gli abitanti di Borgomisto e Sant’Eusebio prima di ogni decisione.

Ros.Pal.