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Milano, al via la raccolta differenziata di abiti e tessuti nei negozi: come funziona

Un accordo tra Comune, Amsa e consorzio Retex.Green, che promuove pratiche eco-sostenibili e l’economia circolare attraverso punti di raccolta e tecnologie avanzate per il riciclo

Raccolta differenziata abiti e tessuti,a Milano al via anche nei negozi

Raccolta differenziata abiti e tessuti,a Milano al via anche nei negozi

Milano, 2 febbraio 2025 – Milano pensa alla sostenibilità ambientale e lancia una sperimentazione: la raccolta differenziata di abiti e tessuti si potrà fare anche in negozio. Il Comune ha infatti approvato le linee guida di un accordo con Amsa e Retex.Green, consorzio istituito da aziende tessili, su iniziativa di Confindustria Moda e Fondazione del Tessile italiano, che da un lato prevede la raccolta in punti vendita sparsi in tutta la città e dall'altra il riciclo sperimentando nuove tecniche per il recupero del materiale.

“È importante far sapere ai cittadini e alle cittadine che nei punti di raccolta potranno portare abbigliamento e altri tessuti non più utilizzati senza l'obbligo di acquistare prodotti nuovi di tipo equivalente” ha detto l'assessora milanese all'Ambiente Elena Grandi sottolineando che si tratta di un “accordo sperimentale”. La campagna rappresenta un passo significativo verso l’economia circolare e il riciclo del materiale tessile.

“Le nuove tecnologie - ha proseguito - ci consentono di trasformare un rifiuto tessile in una risorsa in grado di entrare nuovamente nella filiera del tessile concretizzando il concetto di economia circolare”. Ad ora a Milano i tessuti rappresentano lo lo 0,63% della raccolta differenziata, secondo i dati Ispra 2023 ma il direttore di Retex.Green Mauro Chezzi, è convinto che con l'aumento dei punti di raccolta ci sarà sicuramente “un aumento delle quantità recuperate”.  La priorità sarà il riuso. Ma i prodotti che non potranno essere utilizzati di nuovo così come sono, saranno riciclati sperimentando tecniche di smontaggio e facendo test di riciclo.

“Il progetto è stato sviluppato con il nostro general contractor Safe - Hub dei Consorzi per le Economie Circolari che costruisce e coordina le nostre filiere di recupero garantendo - ha assicurato - un alto livello di controllo sia sul percorso del rifiuto che sulle destinazioni del prodotto da valorizzare”.