
Segnaletica sotto accusa
Milano - "Solo per leggere tutto, bisognerebbe fermarsi e bloccare il traffico". Non sono passati inosservati i cartelli sistemati sullo svincolo che dalla Milano Meda consente di raggiungere via Vincenzo Da Seregno e i quartieri di Affori e Bruzzano. Ma tanti automobilisti si domandano cosa c’entri la segnaletica per il via libera a monopattini, segway e biciclette in quel punto, con tanto di indicazione "Zona 30", con limite a 30 chilometri orari. "Da dove potrebbe sbucare, qui, un monopattino? Si arriva da una strada ad alto scorrimento con limite a 70 chilometri orari. Neppure c’è un collegamento diretto con il parco Nord". Tra le scritte, si legge "micromobilità elettrica" e "segnaletica sperimentale". Cartelli-rebus, insomma, che stanno creando grattacapi e confusione agli automobilisti.
Il mistero si può risolvere andando a leggere il Decreto 2292019 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: il patchwork di segnali in un unico cartello "fornisce, all’utente della strada che accede all’interno del centro abitato, l’informazione che è in atto la sperimentazione della micromobilità elettrica e che nelle zone 30 o su strade con limite di velocità a un massimo di 30 chilometri orari, nonché sulle piste ciclabili e sui percorsi pedonali e ciclabili, è ammessa la circolazione di monopattini elettrici e segway". Quindi, significa semplicemente che in città è prevista la circolazione dei mezzi di micromobilità indicati, monopattini elettrici o segway o entrambi, nei luoghi in cui è consentito il loro passaggio. E il maxi cartello è lì in quanto lo svincolo è uno dei punti di accesso alla città. In effetti, però, collocato in quel punto crea dubbi (legittimi) agli automobilisti. "Ci vorrebbe maggiore informazione: in questo modo si crea confusione, visto che in quel tratto i monopattini non possono transitare", è uno dei commenti di chi ha segnalato la situazione.