LAURA LANA
Cronaca

Quattro Comuni contro la mafia. Insieme per la cultura della legalità

Hanno aderito Cinisello Balsamo, Palermo, Reggio Calabria e Mazzarino. Il sindaco Giacomo Ghilardi: "Significa migliore qualità della vita, attenzione all’ambiente, alla salute e al rispetto dell’altro".

Quattro Comuni contro la mafia. Insieme per la cultura della legalità
Quattro Comuni contro la mafia. Insieme per la cultura della legalità

Un protocollo per valorizzare il concetto e valore della legalità. È stato firmato dai Comuni di Cinisello Balsamo, Palermo, Reggio Calabria e Mazzarino e darà vita a un progetto di carattere nazionale Insieme per la cultura della legalità. "Abbiamo valutato questo programma di notevole interesse e in linea con quanto già fatto sul tema della legalità e il contrasto a fenomeni di tipo criminoso – ha commentato il sindaco Giacomo Ghilardi, in trasferta a Palermo per la sigla dell’intesa -. Attuare una cultura della legalità significa migliore qualità della vita, attenzione all’ambiente, alla salute e al rispetto dell’altro, garanzia di pace e dunque sviluppo sociale, culturale ed economico". In particolare, il progetto si rivolge alle scuole, poi alle associazioni culturali e di categoria, alle cooperative sociali, alle fondazioni. "L’idea alla base è che l’educazione alla legalità non può essere il semplice risultato di regole e proibizioni imposte, ma che il rispetto delle leggi debba essere il frutto di una naturale predisposizione stimolata dall’educazione, a iniziare dai primi anni della scuola", ha sottolineato l’assessore all’Istruzione Maria Gabriella Fumagalli. Le azioni da intraprendere saranno diverse. Ci sarà la costituzione di un gruppo di lavoro con i rappresentanti delle istituzioni coinvolte e ci sarà anche un gemellaggio tra le scuole dei quattro Comuni firmatari del protocollo. Saranno organizzati incontri in streaming con attività per la diffusione della cultura della legalità, oltre a vere e proprie visite degli istituti, in particolare a Reggio Calabria, per confrontarsi con il territorio in merito alle attività di contrasto alla criminalità organizzata poste in essere dalle istituzioni locali e, a Palermo, tra i luoghi della memoria per non dimenticare le stragi di mafia. Tra le testimonianze che saranno portate in città quella di Rosalba Cassarà, sorella di Ninni Cassarà, vicequestore aggiunto di Palermo ucciso da Cosa Nostra. "Partendo dal ricordo delle vittime della mafia, l’obiettivo è scambiarsi opinioni ed esperienze sul tema della legalità sfruttando, vista la lontananza tra i territori, il web per creare un processo di dialogo interculturale e intergiovanile, innovativo e tecnologico", ha annunciato l’assessore Fabrizia Berneschi, che fa anche parte del comitato legalità di Cinisello.

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