SIMONA BALLATORE E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Scuola dell’infanzia al gelo: tremano cento bimbi e protestano genitori e maestre

Milano, a Quarto Cagnino in tilt la centrale termica esterna che serve anche l’istituto Luciano Manara. Il giorno prima gli alunni delle medie erano entrati in classe con giubbotti e coperte

Una mamma e il suo bimbo all’ingresso dell’asilo di via Carl Marx 2

Milano, 17 novembre 2022 - ​La notizia si è diffusa al mattino presto di mercoledì tra mamme e papà: "Vestite i bambini con indumenti pesanti. Ottime le maglie di pile e le felpe voluminose". Così i genitori hanno capito che le aule della scuola dell’Infanzia Marx, a Quarto Cagnino, erano al gelo. Il giorno prima era toccato a quelle della scuola media Benedetto Marcello che fa parte dello stesso Istituto comprensivo, Luciano Manara, alla periferia ovest della città. Mamme e papà ma anche maestre hanno protestato oltre i cancelli, furiosi:  "C’erano 17 gradi nella scuola dell’Infanzia. Un grande disagio per i bambini", oltre un centinaio di piccoli alunni tra i 3 e i 5 anni divisi in 5 sezioni. "La settimana scorsa – racconta Giovanna Iannelli, mamma di una bimba di 3 anni e mezzo – il riscaldamento andava a singhiozzo. Questa mattina era completamente in tilt. Io ho accompagnato mia figlia, che è rimasta fino alle 13. Non è accettabile lasciare i piccoli in una situazione del genere. Sono intervenuti dei tecnici ma non so se l’impianto sia stato riparato". Emanuela Casanova, che fa parte del Consiglio d’Istituto e dell’Associazione genitori, fa sapere: "I genitori sono stati invitati a vestire i bambini con indumenti pesanti. Impensabile coinvolgere i piccoli in attività motorie per tutto il tempo, ci sono anche momenti di relax. Purtroppo da passare al freddo. In alcune aule era impossibile rimanere. Il problema – continua – si era già manifestato prima ma, adesso, con l’abbassarsi della temperatura esterna, è peggiorato. E riguarda tutto l’istituto comprensivo. Ieri alle medie si è fatta lezione con 15 gradi nelle aule", indossando i giubbotti o avvolgendosi in plaid. E, dopo le proteste dei genitori, la preside ha inviato una lettera al Comune e al prefetto chiedendo di valutare l’ipotesi chiusura se non si riesce a mantenere una temperatura adeguata per far lezione.

Il Comune aveva fatto sapere martedì che "gli uffici sono a conoscenza del problema e si sono già attivati per sollecitare il gestore della centrale termica esterna", che serve anche il complesso scolastico, "a risolvere la situazione". Secondo quanto appreso, la scuola è alimentata da una piccola rete di teleriscaldamento che alimenta anche condomini e al momento l’impianto è oggetto d’intervento. In Municipio 7 alcuni consiglieri vanno all’attacco: "È vergognoso che a Milano ci siano scuole in queste condizioni a discapito dei nostri bimbi del quartiere, non si può sempre sperare nella bella stagione", dice Antonio Salinari (Forza Italia). Davide Varrà (I Riformisti) aveva già evidenziato che "da più di un anno dirigenti e genitori sollecitano i tecnici, che intervengono con palliativi. Ma il problema è strutturale".