
Il sindaco di Vanzago Lorenzo Musante: l’opera è oggetto da oltre un decennio di proteste da parte dell’amministrazione comunale e dei cittadini di Vanzago
Appello al Consiglio di Stato da parte di Rfi e sentenza del Tar sospesa fino al 9 gennaio 2025. È il nuovo capitolo della battaglia a suon di carte bollate in merito al progetto di potenziamento della linea ferroviaria Rho-Gallarate, con realizzazione del quarto binario da Rho a Parabiago. L’opera, da oltre un decennio oggetto di proteste da parte dell’amministrazione comunale e dei cittadini vanzaghesi, oltre che di un iter tortuoso e poco chiaro, continua a far discutere nelle sedi giudiziarie.
La terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia con sentenza del 25 ottobre, pubblicata il 6 dicembre scorso, aveva accolto il ricorso presentato dal Comitato Rho-Parabiago e annullato l’ordinanza di approvazione del progetto definitivo del potenziamento della linea ferroviaria nella tratta Rho-Parabiago adottata il 28 giugno 2023 dal commissario straordinario di Rfi. Il Tar contestava il fatto che la Via è stata fatta in due fasi: nel 2014 sul progetto definitivo integrato presentato nel 2013 e nel 2022 solo sulle parti modificate in seguito ai rilievi del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Il Comitato aveva chiesto di bloccare i lavori iniziati la scorsa estate ma, come era prevedibile, Rfi - Rete Ferroviaria Italiana ha presentato ricorso in appello al Consiglio di Stato per chiedere di riformare la sentenza del Tar. Nel presentare ricorso, Rfi ha anche chiesto di "adottare le misure cautelari previste dal codice procedura amministrativa in caso di estrema gravità ed urgenza", ovvero ha chiesto la cosiddetta “sospensiva” sull’esecuzione della sentenza del Tar.
Il presidente titolare della Sezione Quarta del Consiglio di Stato ha accolto la richiesta, sospeso l’esecutività della sentenza e fissato per il 9 gennaio 2025 la discussione collegiale in camera di consiglio per decidere in merito alla richiesta della stessa sospensiva. Il giudizio di merito sul ricorso in appello avverrà in seguito. Questo significa che i lavori possono andare avanti, ma anche tutti gli iter di esproprio delle aree private.
"Come abbiamo sempre fatto in passato, il Comune di Vanzago resta a disposizione dei cittadini che hanno bisogno di informazioni - dichiara il sindaco Lorenzo Musante - tra l’altro dal decreto, emerge che Rfi ha indicato nell’appello che l’esecuzione delle demolizioni dei primi fabbricati privati è prevista a partire dal giugno 2025". Il progetto prevede il raddoppio dei binari da Rho a Parabiago, costo complessivo 643 milioni di euro finanziati con i fondi del Pnrr. Ben 354 espropri, 107 edifici demoliti e 35 famiglie costrette a cambiare casa, 31 aree di cantiere in mezzo ai centri abitati, 473mila metri quadrati di aree verdi cementificate.