
di Stefano Dati
Sul caso merendina ammuffita e frutta marcia consegnata ad alunni della scuola primaria Guarnazzola interviene la società che gestisce il servizio mensa che condanna quanto accaduto e annuncia verifiche interne. "Intendiamo comprendere a fondo la dinamica che può aver portato a un evento spiacevole per tutte le parti coinvolte", fanno sapere con una nota. Gemeaz, parte del gruppo Elior, desidera sottolineare che "la qualità del servizio offerto e la soddisfazione dei propri clienti è la massima priorità". L’azienda sottolinea inoltre "la massima disponibilità a collaborare con i soggetti preposti per verificare puntualmente l’accaduto ed evitare che si possa ripetere".
Il caso ha sollevato indignazioni da parte dei genitori che affidano alle pagine social il loro disappunto: "Dalle storiche immagini del prosciutto verde, passando dai mandarini sino alle merendine ammuffite il problema persiste ed è inammissibile che prodotti simili arrivino nei piatti dei nostri bambini. Oltretutto si mette anche in imbarazzo il personale scolastico Ata e le insegnanti che devono giustificare tutto questo ai genitori". È uno dei tanti commenti sulla questione. L’assessore alla Pubblica istruzione si dice vicina ai bambini, annuncia maggiori controlli. "Episodi come questi - così Arianna Moreschi - devono essere prontamente denunciati al fine di accertarne le cause ed evitare che si ripetano in futuro. Abbiamo tutti a cuore il benessere dei bambini e quindi il nostro compito, insieme alla neoeletta commissione mensa, sarà sempre quello di vigilare e adottare tutte le misure necessarie". I problemi sul servizio mensa pare vadano ben oltre la questione sollevata in questi ultimi giorni sulla qualità dei prodotti.
La Commissione mensa infatti, riunita il 17 dicembre, portò alla luce carenza nelle grammature di quanto servito nei piatti dei bambini. Buone notizie invece sul fronte della elevata morosità che in cinque anni ha toccato la preoccupante cifra di 300mila euro. Il nuovo metodo di pagamento con buoni pasti pre pagati sembra dare risposte positive alla soluzione sulla lotta ai furbetti sui pagamenti del servizio mensa. La percentuale di insolvenza nei primi due mesi del nuovo anno scolastico, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è pari al 517% rispetto al 3134% del passato. Cifre che traducono un’insolvenza di seimila euro contro i cinquantaseimila dello scorso anno. A sostenerlo è Luca Versari, Credit Manager Gemeaz.