ENRICO CAMANZI
Cronaca

Sicuri in ascensore con il pulsante anti-Covid

Stop ai patogeni: il sistema touchless realizzato da una start-up milanese

Il gruppo della Ribes Tech con il sistema progettato

Milano, 22 gennaio 2021 – Il contagio da coronavirus viaggia anche sulle superfici. Lo abbiamo imparato attraverso video e simulazioni che mostrano la capacità del Covid di rimbalzare da un oggetto all'altro. Fra i locali più “a rischio” ci sono le cabine degli ascensori. Ribes Tech, start-up milanese dell'Istituto italiano di tecnologia (IIT), in collaborazione con l'azienda Iacchetti e la società produttrice di ascensori Millepiani ha messo a punto un sistema “touchless” per attivare le pulsantiere. Antonio Iacchetti, 36 anni, laureato in Ingegneria elettronica, è il fondatore della Ribes Tech insieme ad altri quattro ragazzi.

Come vi è venuta l'idea?

“Siamo partiti dalla possibilità di applicare a oggetti di uso comune la tecnologia da noi sviluppata per la realizzazione di pellicole plastiche flessibili. Quando è scattato l'allarme Covid, tramite mio fratello Rocco, che lavora in un'azienda attiva nel settore della progettazione elettronica, ci siamo messi in contatto con la Millepiani, dove si stava ragionando su come rendere più pulite le superfici di contatto all'interno degli ascensori. Abbiamo pensato che il pannello fotovoltaico, su cui si basa la nostra tecnologia, è anche un sensore. Abbiamo deciso di modellare le pellicole da noi ideate con una forma che si adattasse a un pulsante, realizzando una cornice su cui sono stati disposti tre sensori, uno nella parte superiore, altri due in quella inferiore. Avvicinando la mano al pulsante, i due sensori in basso ne 'leggono' l'ombra e si attivano”.

Una sistema simile a quello per aprire il bagagliaio delle auto quando si hanno le mani occupate?

“In parte. La differenza è che la nostra pellicola sfrutta la luce ambientale, ovvero quella della cabina dell'ascensore”.

Come vi siete divisi i compiti?

“La progettazione è stata condivisa. Siamo partiti dalla consapevolezza che le superfici possono essere fonte di diffusione di batteri e patogeni e di come fosse necessario dare una risposta rapida al problema. Due persone si sono dedicate alla realizzazione dell'apparecchiatura, cambiando forme e schemi di stampa, provandone la caratteristiche elettriche. Gli altri si sono dedicati a testare il pulsante, per tarare la scheda con il segnale in arrivo dalla mano. Siamo partiti dall'inizio dell'estate. Il primo prototipo è stato completato a ottobre, ma stiamo ancora lavorando per migliorare il sistema”.

Quali sono le ulteriori modifiche da apportare?

“Soprattutto nelll'interazione con l'utente. La difficoltà principale è inserire regole di riconoscimento non difficili”.

Come funziona il prototipo installato alla Borsa di Milano?

“Ci è servito per provare il sistema su un ascensore attivo e a capire dove dovevamo intervenire per renderlo più efficiente. Con la collaborazione della Millepiani abbiamo potuto sperimentarlo su un ampio numero di cabine. Ora ci stiamo concentrando per capire l'interazione che può avere l'utente medio che non sappia di trovarsi di fronte a un dispositivo contactless e, magari, ne legga il funzionamento su un cartello di un paio di righe. Il primo meccanismo di riconoscimento era molto più complicato. Era una sorta di 'swipe' simile a quello degli smartphone, con lo scivolamento della mano versa destra. Troppo elaborato. I test sono stati utili anche perché gli impianti degli ascensori possono cambiare in molti dettagli, dall'illuminazione agli spazi”.

Qual è il costo dell'installazione?

“L'hardware ha un costo di alcune centinaia di euro. Noi, per altro, non lo venderemo direttamente al pubblico ma alle aziende che si occupano di produrre ascensori o della loro manutenzione”.

Il sistema può essere adattato anche ad altre pulsantiere, oltre a quelle degli ascensori?

“Certo. Ci siamo concentrati su questo settore perché è da qui che è partita la richiesta, ma la pellicola può essere installata su ogni pulsante meccanico. Per esempio quelli delle porte dei treni. Ma anche quelli che consentono l'apertura dei servizi. Per altro la funzione touchless è in aggiunta a quella tradizionale perché alcune categorie di persone, come per esempio gli ipovedenti, hanno bisogno di toccare i tasti”

Il sistema può essere utile anche passato l'allarme sanitario?

“Ovvio. L'emergenza Covid ci ha spinto a considerare con maggiore attenzione parecchie norme di igiene utili a combattere la diffusione di patogeni. Questa cura per la pulizia rimarrà un nostro patrimonio anche quando la pandemia sarà terminata”.