
Il rendering del progetto
Milano – È stato consegnato il progetto esecutivo della nuova sede dell’Istituto Paolo Frisi di via Carlo Amoretti, storica scuola nel quartiere di Quarto Oggiaro. Un intervento finanziato dall’Unione Europea, attraverso il fondo NextGenerationEU, vale a dire: una linea di investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilizia (PNRR). La progettazione è stata affidata dalla Città Metropolitana ad un raggruppamento formato da Degli Esposti Architetti, Elisa C. Cattaneo, Ceas, Rethink Energy, Corbo Rosso e Umberto Guerra. L’area interessata si estende per 14.500 metri quadrati, l’importo complessivo dei lavori è di 26,4 milioni di euro e il progetto prevede la demolizione e la ricostruzione degli attuali fabbricati, risalenti agli anni Sessanta. Nello stesso complesso sarà insediato anche il liceo Giovanni Gastel per gli studi artistici ed economico-sociali.
Il nuovo Frisi – che è parte della storica istituzione scolastica fondata nel 1857 come Reale Scuola Tecnica – sarà un edificio aperto e inclusivo per offrire agli studenti e al quartiere un luogo di formazione e di scambio culturale, con attività di socializzazione e forme di apprendimento innovative, nella tradizione e nello spirito dell’istituto.
Detto altrimenti: l’istituto che sostituirà quello attuale ambisce a porsi non solo come luogo di insegnamento e formazione, come ovvio, ma anche come luogo di riferimento per il quartiere, che favorisca, quindi, l’identificazione, l’integrazione culturale e l’inclusione sociale delle comunità, partendo dalla scala locale. "Il linguaggio architettonico del progetto guarda alla ricerca dell’architettura moderna lombarda – si spiega nella nota diramata dai progettisti –, dalla sua origine ai suoi sviluppi e revisioni nel corso dell’ultimo secolo: i progetti di Terragni, Figini e Pollini, Mattioni, Mozzoni, Viganò e Rossi, tra gli altri, fino alle ricerche contemporanee. Al contempo, il nuovo edificio è una struttura all’avanguardia, concepita nel rispetto dei più recenti requisiti ambientali, con soluzioni progettuali e impiantistiche che garantiscono la massima flessibilità di utilizzo, minimizzando i consumi".
Nel dettaglio, una lunga loggia-ballatoio metterà in relazione gli spazi scolastici con il nuovo parco a ovest dell’area di intervento, perimetrando, inoltre, delle aule-giardino a cielo aperto. I volumi della palestra, dell’auditorium e del teatro di posa, collocati nella parte est dell’edificio, lo proteggeranno dal tracciato ferroviario. Gli spazi aperti, per attività esterne e a giardino, si basano sul paesaggio come portatore di benefit ecologici e ambientali, alla luce dei principi delle discipline del Landscape e Ecological Urbanism e delle agende urbane europee e globali.