Milano – "Il danno subito dal Comune per un valore di monetizzazione non conforme ai criteri di legge" è stato "determinato in € 5.548.244,98". E' il calcolo messo nero su bianco nella consulenza tecnica della Procura di Milano che è tra gli atti depositati agli indagati in uno dei casi finiti nel mirino della magistratura sulla gestione urbanistica in città, ossia quello sul “Bosconavigli”, un complesso residenziale che dovrebbe sorgere nello storico quartiere San Cristoforo.
Il professor Alberto Roccella e l'architetto Maurizio Bracchi, nominati dai pm Paolo Filippini e Mauro Clerici, titolari dell'inchiesta appena chiusa, hanno stimato che "l'importo complessivo della monetizzazione sarebbe dovuto ammontare a €7.833.759,44, mentre invece esso è stato determinato in € 2.405.804,69. A tale importo di € 2.405.804,69 viene poi portata in deduzione la somma di € 120.290,23 quale riduzione del fabbisogno di servizi conseguente alla riduzione dell'impatto climatico (...) così pervenendo ad un importo netto di monetizzazione pari a € 2.285.514,46".
Da qui risulta il "rilevante danno economico" per Palazzo Marino. Per la vicenda, tra gli indagati con l'ipotesi di lottizzazione abusiva e abuso edilizio, ci sono Stefano Boeri, l'architetto noto in tutto il mondo e che ha firmato il progetto, Giovanni Da Pozzo in qualità di "progettista", il direttore dei lavori Stefano De Cerchio, Marco Nolli della Milano 5.0 srl, società committente, il titolare dell'impresa che esegue i lavori e due dirigenti comunali, Alberto Viaroli e Giovanni Oggioni, quest'ultimo ex direttore dello Sportello unico edilizia e componente della Commissione per il paesaggio e già coinvolto in altre indagini sul tema dell'urbanistica.