Abuso edilizio, l’archistar Stefano Boeri indagato per il progetto “Bosconavigli” a Milano

Chiuse le indagini sul cantiere in zona San Cristoforo. La replica di Boeri: “Sono certo che la magistratura farà chiarezza”. La società Milano 5.0: abbiamo operato in buona fede

Un rendering di Bosconavigli e, nel riquadro, Stefano Boeri

Un rendering di Bosconavigli e, nel riquadro, Stefano Boeri

Milano, 12 settembre 2024 – Nella sfilza di indagini della Procura di Milano che ha travolto la gestione urbanistica di Milano spunta un nome illustre: l'archistar Stefano Boeri è indagato, assieme ad altre sei persone, per lottizzazione abusiva e abuso edilizio nell’ambito del progetto da lui firmato e chiamato “Bosconavigli”, che dovrebbe sorgere nello storico quartiere San Cristoforo, zona sud-ovest del capoluogo lombardo.

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L'architetto, noto in tutto il mondo anche per il Bosco Verticale, è indagato, come emerso già nei mesi scorsi, anche in un'inchiesta milanese per turbativa sulla realizzazione della nuova Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura.

La notizia è stata anticipata dall'edizione online di Repubblica Milano. Con l'architetto Boeri risultano indagati dai pm Paolo Filippini e Mauro Clerici, coordinati dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, anche due dirigenti comunali, il costruttore, lo sviluppatore e un altro progettista. Dagli accertamenti delegati al nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF di Milano e da una consulenza disposta dai pm sarebbe emerso che il nuovo complesso residenziale da 90 appartamenti in fase di costruzione sarebbe dovuto essere autorizzato con un piano attuativo anziché con una convenzione urbanistica, come avvenuto, che tra l'altro, non avrebbe ricevuto come da iter l'approvazione con una delibera della giunta comunale. Inoltre, l'immobile violerebbe i limiti di legge sulla costruzione di nuovi edifici essendo alto 41 metri rispetto alla soglia di 25.

Le reazioni

“Sono certo che la magistratura farà presto chiarezza su questa vicenda”, ha commenatto Stefano Boeri. Mentre Milano 5.0 srl, società promotrice dello sviluppo del progetto immobiliare 'Bosconavigli', "tiene a precisare che 'Bosconavigli' è stato realizzato sulla base di un permesso di costruire, accompagnato da una convenzione con il Comune di Milano che prevede, fra le altre cose, opere di urbanizzazione e oneri". Milano 5.0 srl, si legge in una nota, "è certa di aver operato in buona fede, così come tutti quelli che hanno collaborato al progetto, seguendo le regole, in dialogo costante con le autorità preposte". La società "attende con serenità e in spirito di piena collaborazione lo sviluppo del procedimento". L'avvocato Giuseppe Iannaccone, "incaricato di assistere il Presidente della società", Marco Nolli, indagato così come l'architetto Stefano Boeri e altre cinque persone, spiega che "l'Ingegner Nolli è un professionista serio, noto sul mercato per la sua competenza e per la cura che pone nel proprio lavoro. Sono certo - aggiunge il legale - che dimostreremo come, anche in quest'occasione, abbia agito al fine di sviluppare un progetto immobiliare, improntato alla sostenibilità e nel rispetto della normativa di settore".