REDAZIONE MILANO

Emergenza profughi, nuovi arrivi in Centrale. Pisapia: "I posti li troviamo, Stazione verso la normalità" FOTO

Migranti spostati dal mezzanino della Stazione Centrale: trovati due locali nella Galleria delle Carrozze per assistenza, registrazione e smistamento. Immigrazione: il tema dell'incontro fra Renzi e Hollande e Cameron a Expo SONDAGGIO - E' giusto continuare ad accoglierli? Votate

Spazi commerciali convertiti in hub per profughi

Milano, 14 giugno 2015 - Ancora emergenza migranti a Milano: in mattinata alla Stazione Centrale sono arrivati una cinquantina di siriani, in gran parte donne e bambini che stazionano ora fra i banchi, dove i volontari offrono cibo e bevande e i 'cubi' di plexiglass messi a disposizione come centro di smistamento. Nel pomeriggio altri 60-70 siriani, tra cui molte donne e bambini e adesso sono al centro di smistamento allestito nella galleria della stazione, uno dei negozi, i cosiddetti 'cubi'. Come in precedenza hanno spiegato gli assessori comunali Granelli e Majorino, i siriani sono arrivati in treno dal sud Italia alla stazione Garibaldi di Milano e da qui sono stati portati alla Stazione Centrale.

ESERCIZI COMMERCIALI VUOTI DIVENTANO HUB -  I migranti allontanati venerdì dai mezzanini della stazione Centrale di Milano hanno trascorso la scorsa notte nella piazza Duca D'Aosta antistante la stazione oppure in centri di accoglienza, dove, stando a quanto spiegato da alcuni volontari, sono stati trasferiti. I due spazi commerciali non utilizzati che si trovano all'interno della stazione, due cubi in plexiglass (FOTO), individuati ieri come soluzione ponte e centro di smistamento fino a mercoledì, sono stati riaperti in mattinata. Nei due locali comunque si trovano in particolare donne e bambini che giocano con i volontari del Comune. Come ha spiegato Fabio Pasiani, responsabile comunicazione di Arca Onlus, "ieri notte, come quella precedente, quando poi i mezzanini sono stati transennati, tutti quanti i migranti sono stati trasferiti nei centri di accoglienza perché l'amministrazione comunale è riuscita ad organizzare 300 posti in più".  La soluzione ponte nella galleria dovrebbe essere superata da metà della prossima settimana quando dovrebbero essere messi a disposizione dalle Ferrovie due locali attigui alla stazione. I volontari del Comune di Milano e del progetto Arca hanno oscurato con della carta da pacchi le pareti in plexiglas dei negozi adibiti all'accoglienza e allo smistamento dei migranti. La decisione, a tutela della privacy degli immigrati, è stata concordata dal Comune e dalla Prefettura, come hanno spiegato gli assessori comunali Marco Granelli e Pierfrancesco Majorino. A fianco della galleria delle Carrozze sono stati collocati una decina di bagni chimici. Si nota comunque una presenza minore di migranti nella stazione rispetto a ieri, ma sono attesi nuovi arrivi da treni provenienti dalla Sicilia in mattinata e nel pomeriggio.

SCABBIA E MALARIA - I medici del presidio mobile che controlla le condizioni igieniche e sanitarie dei migranti accampati alla stazione centrale di Milano hanno individuato in mattinata un altro sospetto caso di malaria, dopo i due dei giorni scorsi. Da quanto è stato riferito, un giovane ha comunicato ai medici di avere avuto in passato la malaria e il personale ha dunque deciso di trasferito all'ospedale Sacco e potrà valutare se abbia davvero ancora la malattia. Intanto, i medici continuano ad accertare casi di scabbia. 

SCONTRO PISAPIA-MARONI - Dalla Regione Lombardia, sulla questione migranti, "è mancata non solo la presenza ma è mancato anche, quantomeno, il silenzio": così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. E ancora: "Perché quando si 'sbraita'  e si fanno proposte assurde che non hanno nessuna possibilità, ci si contraddice con se stessi rispetto al passato, quando si era ministro degli Interni e alla fine non si dà neppure un contributo. Questo non aiuta perché crea ancora più paura. Invece bisogna rassicurare, ma chiaramente avendo la massima preoccupazione di tutelare la salute innanzitutto, ma anche la sicurezza di tutti"Riferendosi al governatore della Lombardia Roberto Maroni, il primo cittadino di Milano ha detto di averlo sentito parlare nell'intervista in tv che ha dato nel primo pomeriggio, "mi sembrava che avesse un tono più pacato, - ha detto - un tono di chi dice 'va bene ragioniamoci e troviamo una soluzione'". "Il problema è chiaro - ha sottolineato il primo cittadino -, che la soluzione rispetto a questa emergenza la possiamo trovare insieme, da noi, l'abbiamo chiesto più volte, c'è la massima disponibilità. La soluzione complessiva del tema dell' immigrazione - ha concluso - è una soluzione che non può trovare né Milano, né la Lombardia, né l'Italia da sola, ma ci vuole l'Europa che si impegni. Su questo mi pare che le parole del presidente del Consiglio e dei rappresentanti del Governo siano state molto dure, l'importante è che adesso si passi dalle parole ai fatti".

"La risposta di Pisapia ricorda quella di Pillitteri ai tranvieri: è stata una reazione sbagliata". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervisto da Lucia Annunziata nella puntata di 'In mezz'ora', riferendosi alla risposta data ieri dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia («Allora li ospita lei a Sky?») a una cronista durante una visita in Stazione Centrale a Milano, dopo l'allontanamento dei profughi dall'interno. Maroni ha citato un episodio accaduto nel maggio 1991, quando l'ex sindaco di Milano Paolo Pillitteri litigò con alcuni sindacalisti dei tranvieri. "Evidentemente la sinistra si è innervosita - ha proseguito Maroni - perché ho svelato il tentativo di nascondere i problemi che ci sono a Milano. Mi viene da piangere quando la sinistra minimizza sulla scabbia - ha concluso -, una malattia grave che, per gli animali, si chiama rogna".

PISAPIA: "SENSO DI UMANITA' DA MILANO CHE AMO" - I centri dove a Milano possono dormire i migranti «sono pieni» ma «noi abbiamo solo la difficoltà delle persone che non possono dormire qua, non possono dormire nella stazione, non possono dormire all'aperto» e bisogna convincerli. Lo ha spiegato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ai giornalisti durante il sopralluogo in stazione Centrale. «I posti glieli troviamo, e glieli troveremo - ha aggiunto -, con difficoltà estreme, anche trovando le soluzioni più impensabili, ma che alla fine arrivano». «È chiaro - ha continuato Pisapia - che non è che manca la possibilità di dare un letto, una cena, un tetto a tutti quantomeno per la sera, visto che sappiamo che la maggior parte di queste persone vogliono andare via da Milano, quindi si tratta di 2 o 3 giorni però con un ricambio continuo, si tratta di convincere - ha ribadito - quelli che per diversi motivi non vogliono andare nei luoghi che sono stati offerti non solo dal Comune ma anche e soprattutto da associazioni e volontariato, laico e religioso». «Questa grande solidarietà che Milano sta dimostrando non può essere strumentalizzata creando paura e quindi cercando di acquisire pochi voti sulla disperazione delle persone», ha concluso il sindaco

 "Sta tornando la normalità alla Stazione Centrale e insieme è stata potenziata l'assistenza a chi, in fuga da inenarrabili orrori, è in transito per Milano. In meno di 24 ore siamo riusciti a trovare una prima soluzione dignitosa e immediatamente praticabile per essere vicini ai profughi ma anche per rispettare i viaggiatori. Nel mezzanino, stipato dall'afflusso continuo di persone disperate, la situazione stava diventando giorno per giorno sempre più insostenibile. Ora stiamo lavorando senza sosta per arrivare ad una soluzione definitiva già da mercoledì". Così il sindaco Giuliano Pisapia, su Facebook, in merito agli interventi per l'emergenza profughi. Il post del primo cittadino e' accompagnato da due foto, una ritrae la stazione Centrale nel 1963 e l'arrivo di emigranti dal Sud, mentre la seconda 'racconta' l'impegno di volontari e operatori in questi giorni. "La Milano che conosco bene e che amo, non ha lasciato le istituzioni da sole - prosegue il sindaco - . Voglio ringraziare i tantissimi volontari, i dipendenti del Comune, le associazioni laiche e religiose e tutti coloro che hanno dimostrato grande senso di umanità e solidarietà. Mentre c'è chi parla, urla, sbraita e semina odio e paura, noi non abbiamo mai smesso di impegnarci, giorno e notte, per trovare una soluzione dignitosa per la città e per i profughi. Milano, ancora una volta, ha dimostrato di essere una grande Comunità solidale di cui essere orgogliosi e fieri". 

Sta tornando la normalità alla Stazione Centrale e insieme è stata potenziata l'assistenza a chi, in fuga da...

Posted by Giuliano Pisapia Sindaco X Milano on Domenica 14 giugno 2015

MAJORINO: "CORRIDOIO UMANITARIO" - "Mi chiedo come non si possa in questa situazione attivare una sorta di corridoio umanitario fatto di 7-8 città che fanno quello che facciamo noi": così l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, parlando alla Stazione Centrale di Milano, ha chiesto se anche altre città si attivino per fare fronte "al flusso continuo" di migranti. "Noi questa notte abbiamo dato da dormire a 1.220 persone ha spiegato l'assessore - all'1.30 di notte qua non c'era più nessuno e anche i gruppi che avevano rifiutato il trasferimento nei centri la notte precedente hanno accettato, anche se certo non si può dire che non ci fosse qualcuno che è rimasto in giro per la città". Come ha spiegato l'assessore, sono previsti "nuovi arrivi, perché il flusso è continuo e nelle nostre strutture al momento siamo al completo, anche se giovedì prossimo cercheremo di potenziarle". Per Majorino "parlare di clandestini è improprio perché in gran parte sono persone che non chiedono nemmeno asilo qui perché vogliono andare in altri paesi, ma altre città non fanno nulla e al Viminale dormono e questo è il risultato». L'assessore chiede «al governo di insistere, perché se si bloccano le frontiere, come sta accadendo a Ventimiglia, il flusso diventa ingestibile". Il Comune di Milano, ha concluso l'assessore, "é qua per risolvere il problema e le sparate della Lega a me non interessano". Intanto i profughi, anche a causa della pioggia, si stanno accampando nell'androne esterno della stazione, la cosiddetta galleria delle carrozze, dove si trovano anche i cubi in plexiglas. 

PREFETTO: "SITUAZIONE TRANQUILLA" -  Il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca "è in costante contatto con il Viminale" e la situazione dei migranti alla stazione Centrale "allo stato è del tutto tranquilla". È quanto riferisce la stessa Prefettura. Il prefetto Tronca "continua a seguire personalmente la vicenda della stazione Centrale di Milano" e "questa mattina su disposizione del Prefetto si è recato in stazione il viceprefetto vicario Giuseppe Priolo per controllare e riferire". La situazione "allo stato è del tutto tranquilla, dopo che su disposizione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica nella notte di venerdì scorso era stato interdetto l'accesso e la permanenza nei mezzanini".

MARONI - PREFETTI - «Nessuna forzatura» perché «non c'è niente di strano se un presidente di Regione scrive ai Prefetti». Roberto Maroni è tornato sull'argomento a 'In mezz'ora'. «Non ho imposto nulla ai Prefetti - ha precisato -, ho scritto loro due lettere sollevando questioni serie e chiedendo cose molto concrete. Ho fatto presente che la Lombardia ha il 13% di immigrati contro una media nazionale dell'8% - ha sottolineato - e ho chiesto che prima di inviare nuovi clandestini in Lombardia si proceda a un'equa redistribuzione fra le Regioni». Maroni ha spiegato che nella seconda lettera ha domandato «se è vero che stanno per arrivare 500 mila nuovi immigrati, quando arrivano e dove pensano di allocarli, perché ho la responsabilità di garantire le condizioni igenico-sanitarie dei luoghi dove stanno le persone».