SESTO SAN GIOVANNI (Milano)
La retrocessione tra i Dilettanti è la dura realtà con cui la Pro Sesto deve confrontarsi. Se non ci saranno ripescaggi a salvare i biancocelesti, dalla prossima stagione sarà Serie D. Questo ha detto il campo, dopo l’ultima giornata della C girone A. Non è bastato nemmeno battere 1-0 la Pro Patria, perché dagli altri campi sono arrivate pessime notizie. La vittoria della Pergolettese in casa della Giana Erminio e il pareggio dell’Arzignano con l’Atalanta Under 23, che una settimana prima si era scatenata proprio contro la Pro Sesto e in Veneto non è riuscita ad esprimere la stessa forza, essendo il pari già sufficiente a garantirsi la quinta posizione ottenuta precedentemente.
Nei mesi passati ci sono state voci di una possibile cessione del club (mai confermate nei fatti) sebbene tutti in società riconoscano l’ottimo lavoro svolto dal tecnico Daniele Angellotti. Se la squadra avesse avuto per tutto l’anno il passo tenuto con l’attuale allenatore, si sarebbe giocato per i playoff. Quindici punti nelle ultime dieci partite, venti nelle precedenti 28 gare vissute tra le gestioni Parravicini e Paci. Disastroso soprattutto l’interregno del secondo allenatore stagionale.
Due punti in sei partite con una clamorosa sconfitta in casa contro l’Alessandria, poi giunta largamente ultima nel raggruppamento. Sarebbe bastato pareggiare quella partita o una delle altre sedici concluse con un ko, per assicurarsi almeno i playout. Per questo non è escluso che ad Angellotti non venga data la chance di guidare la squadra nella prossima stagione fin dall’inizio. Sarebbe il riconoscimento per un tecnico a cui è stato richiesto un miracolo, sfiorato nei fatti, lasciando la netta impressione di avere in mano lo spogliatoio e di poter esprimere un gioco coraggioso, rivitalizzando un gruppo che prima del suo arrivo sembrava rassegnato alla retrocessione senza nemmeno provarci. Nel corso della stagione è stato risolto consensualmente il contratto con il direttore sportivo Gianni Califano, il che significa che bisogna anche trovare chi dovrà assemblare il futuro gruppo. Il ds ha raccolto una situazione che tutto lasciava pensare, tranne che si potesse andare tra i Dilettanti.
Solo un anno prima la Pro Sesto aveva affrontato un campionato nel quale era arrivata anche in prima posizione, scendendo poi di qualche gradino ma riuscendo lo stesso ad agguantare i playoff. Una cavalcata ben diversa da quella fatta sin dall’inizio in questa disastrata stagione, nella quale solo allo sprint il gruppo ha trovato le forze per giocarsela alla pari anche con blasonate avversarie (vedi il pari col Vicenza). Poteva essere psicologicamente una mazzata, non lo è stata perché la Pro ci ha provato fino alla fine, vincendo anche nell’ultima giornata. Ma forse proprio episodi come quello dovevano far intendere che la fortuna stava guardando da un’altra parte.