
Matteo Grappoli mostra il foglio verde della licenza: una delle prime 5 “staccate”. Con lui l’assessora alla Mobilità Arianna Censi
Milano – A prendere il prezioso foglietto verde si è presentato con la moglie e la loro bimba di 10 mesi. La foto di famiglia ai piedi di Palazzo Marino segna la svolta: “Potrò lavorare in autonomia”. Sul suo taxi. È emozionato Matteo Grappoli, 31 anni, tra i primi 5 tassisti che ieri hanno ricevuto le licenze dall’assessora alla Mobilità Arianna Censi previste dal nuovo bando del Comune di Milano.
Che lavoro svolgeva, prima?
“Facevo già il tassista, ho iniziato 8 anni fa, ma finora ho lavorato in collaborazione con mio padre. Mi auguro che questo investimento riesca a essere tutelato con una maggiore sicurezza stradale, perché nell’ultimo periodo abbiamo assistito a tante disgrazie capitate a colleghi. Adesso sono molto riconoscente a questa giunta, perché mi ha dato questa possibilità”.
Che tipo di licenza è la sua?
“Notturna. L’ho scelta perché ho una bambina nata da pochi mesi. Ne ho parlato con mia moglie, che in questo momento è a casa (in maternità, poi riprenderà il suo lavoro di educatrice d’asilo nido, ndr) e questa ci è sembrata la decisione migliore, per “vivere un po’ di più” mia figlia. Però non sono abituato a lavorare di sera e, visto quello che sta succedendo, specie a Milano, spero verremo tutelati maggiormente come categoria. Sono sicuro che il Comune ci verrà incontro per aumentare la sicurezza, è fondamentale”.
Riguardo ai problemi e agli scontri che ci sono stati con gli autisti ncc, che cosa si aspetta?
“Purtroppo, come si è visto nelle ultime settimane, si vive una situazione di instabilità. È una giungla: ci sono delle regole ma non vengono rispettate. Io oggi acquisto formalmente una licenza a Milano quindi posso operare a Milano e nei Comuni del bacino aeroportuale. Purtroppo, ogni giorno vediamo intorno a noi licenze con noleggio con conducente che arrivano da tutta Italia. Auspichiamo che dal punto di vista della tutela dei nostri diritti e sulla territorialità venga messo un punto anche a livello governativo. I taxi devono fare i taxi e gli ncc, gli ncc”.
Quando prenderà servizio con la sua nuova licenza?
“Conto di essere in strada dalla prossima settimana, visto che ho già a disposizione la macchina”.
Le è mai capitato di dover chiedere aiuto, nei suoi 8 anni di lavoro?
“Sì. Mi è capitato 6-7 anni fa, di accompagnare delle persone in un campo rom a Baranzate dove hanno cercato di rapinarmi, di mattina presto. Adesso quasi tutti i tassisti hanno le telecamere in macchina ma spesso non sono un deterrente. L’80% delle corse viene pagato con pagamenti elettronici, quindi di contanti da dare non se ne hanno. E chi vorrebbe rubare spesso diventa aggressivo. Un collega a Bari è stato aggredito con 22 coltellate”.
Come mai ha scelto di partecipare al concorso, se già lavorava come tassista?
“Per il prezzo scontato e perché era giusto cogliere l’occasione per dare la possibilità a mio padre di lavorare in autonomia, di potersi godere la pensione un domani e di dare un futuro migliore alla mia famiglia”.
E la viabilità?
“Un disastro... Le preferenziali, ad esempio, vanno migliorate: troppi possono accedere. Taxi, ncc, autobus, bus per gli aeroporti, persone con disabilità, furgoncini portavalori. Spesso c’è meno traffico fuori. La criticità maggiore è a San Siro: al concerto di Taylor Swift abbiamo fatto una figuraccia con i turisti, perché non avevamo la possibilità di accedere allo stadio”.
In totale, le nuove licenze sono 336 in questa prima fase, di cui 44 (il 13%) saranno assegnate a donne, a cui se ne aggiungono altre 15 risultate idonee anche in graduatoria per la licenza notturna. Trenta sono di tipologia ordinaria, 2 per auto allestite per il trasporto disabili, 5 per il servizio notturno e 7 per servizio notturno e trasporto disabili.