Sul citofono non c’era alcuna targhetta. Del resto, le indicazioni, per raggiungere il piano venivano date direttamente al telefono. Un appartamento di via Giacosa era stato trasformato in un centro massaggi. Già questa attività sarebbe stata abusiva. Ma, nella realtà dei fatti, serviva da copertura per un giro di prostituzione.
A individuare l’attività illecita è stata la polizia locale, intervenuta dopo le segnalazioni ricevute dai residenti. Nei giorni scorsi, infatti, gli abitanti avevano raccontato di frequenti e strani via vai da parte di persone estranee al condominio. Così, sono iniziati i servizi di osservazione da parte di ufficiali e agenti, che sono andati avanti per diversi giorni, fino al blitz di mercoledì pomeriggio che ha fatto emergere la presenza del centro massaggi, dove venivano offerte prestazioni sessuali dietro compenso.
Quando la polizia locale è entrata nell’alloggio ha trovato una ragazza che stava esercitando con un cliente, altre due ragazze e la titolare e maitresse che stava incassando del denaro e ora rischia una pena di 6 anni. "È stata un’indagine vecchio stile e ringraziamo i cittadini che, con senso civico, hanno permesso di bloccare l’attività illecita – commenta l’assessore alla Sicurezza Bernardo Aiello –. Non è facile rubricare questo tipo di reato, perché bisogna contestare il passaggio di denaro a terzi".
È scattata anche una sanzione di 10mila euro: sono state riscontrate violazioni per il mancato rispetto di norme igieniche e l’assenza di autorizzazioni per esercitare l’attività di centro massaggi.
Laura Lana