Corsico, arrestato narcotrafficante con 10 chili di eroina. Come l’hanno incastrato

In auto la droga da spacciare, in cantina tutto l’occorrente per preparare e confezionare la polvere bianca

Preso narcos con 10 chili di eroina. Scatta la caccia a fornitori e clienti

Preso narcos con 10 chili di eroina. Scatta la caccia a fornitori e clienti

Corsico, 12 marzo 2024 – Il controllo in strada, la perquisizione e il sequestro di eroina. Tutto nel giro di pochissimi minuti. Così mercoledì scorso gli agenti della Squadra mobile di Milano hanno messo i sigilli a circa 10 chili di eroina e ammanettato un pregiudicato albanese di 39 anni con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Qualche minuto dopo le 17.30, gli investigatori in borghese di via Fatebenefratelli, impegnati in un servizio anti-spaccio a Corsico, hanno notato in via dei Gigli un uomo che continuava a fare brevi chiamate con il suo cellulare, come se fosse in attesa di qualcuno, per poi avvicinarsi a un mini suv parcheggiato in strada.

In auto

A quel punto, i poliziotti della sezione "Contrasto al crimine diffuso" guidati dal funzionario Michele Scarola, insospettiti da quell’atteggiamento, hanno deciso di fermarlo e di perquisire l’auto: all’interno dell’auto, sul tappetino dietro il sedile anteriore destro, di fianco a un seggiolino per bambini, c’era un sacchetto con dieci panetti di vario colore e numeri segnati sull’involucro esterno con un pennarello blu, contenenti in totale 7,7 chili di eroina.

Gli agenti della Mobile hanno anche trovato un mazzo di chiavi e, nonostante la reticenza e le risposte ostinatamente evasive del trentanovenne, sono riusciti ad arrivare al locale cantine di uno stabile di via delle Rose, a poche centinaia di metri di distanza.

In cantina

Lì hanno scoperto e sequestrato altri 2,3 chili di eroina, 670 grammi di cocaina, una pressa idraulica, un frullatore, una macchina per il sottovuoto, quattro bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dei panetti. Ora le indagini proseguiranno per ricostruire la rete che ruotava attorno al trentanovenne, anche per cercare di capire se l’albanese fosse un corriere della droga, un custode dello stupefacente o se invece avesse un ruolo più importante in una banda di narcotrafficanti. Gli investigatori partiranno con ogni probabilità dall’analisi dei contatti telefonici registrati nella rubrica per risalire ai complici.

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