
Presidio Lgd, il braccio di ferro continua, e la tensione sale. Ieri mattina l’intervento in forze di carabinieri e polizia in tenuta antisommossa, a rimuovere un blocco ai cancelli che durava dalla nottata. Momenti di duro testa a testa fra manifestanti e divise, sino ad almeno parziale rimozione della barriera ai cancelli, che impediva da ore l’ingresso ai mezzi pesanti carichi di merce. Poi, di nuovo, il ritorno alla calma. Il presidio permanente continua a tempo indeterminato, e resta sotto monitoraggio. Le manifestazioni davanti al magazzino Unes al polo Akno di Truccazzano, uno degli scenari della protesta partita a metà agosto soprattutto per questioni retributive, sono riprese con forza da domenica notte. Il 14 ottobre scorso, ricordiamolo, sono scattate le lettere di licenziamento all’indirizzo di 40 addetti ai magazzini iscritti al Sì Cobas, già raggiunti da sospensioni e provvedimenti disciplinari per i blocchi e i disordini delle settimane scorse. Ora la richiesta dei manifestanti è quella del reintegro. Fra la notte di domenica e la mattinata di lunedì il primo lungo blocco ai cancelli. Stessa cosa fra lunedì e ieri mattina. Il momento più acceso ieri verso le dieci: i manifestanti sono stati accerchiati dalle forze dell’ordine e obbligati a liberare almeno uno degli accessi all’impianto. In tarda mattinata il ritorno alla normalità, ma il presidio rimane. Monica Autunno