
Presente per Ramelli Pena di quattro mesi per Iannone e altri 12
Tredici esponenti di estrema destra legati ai movimenti Lealtà-Azione, Casapound e Forza Nuova sono stati condannati a quattro mesi per aver fatto "la chiamata del presente" e il saluto romano durante la commemorazione del 29 aprile 2018 per l’esponente del Fronte della Gioventù Sergio Ramelli, aggredito sotto casa a colpi di chiave inglese la sera del 13 marzo del 1975 da un commando di Avanguardia Operaia e morto in ospedale dopo un’agonia di 47 giorni. Lo ha stabilito il giudice Ilio Mannucci Pacini della terza sezione penale del Tribunale, che ha accolto la richiesta del pm Francesca Crupi. Tra gli imputati per la violazione dell’articolo 5 della legge Scelba, figurano esponenti di spicco delle tre formazioni di estrema destra: Gianluca Iannone (nella foto), leader di CasaPound, Duilio Canu, all’epoca vice segretario nazionale di Forza Nuova, e Stefano Del Miglio, numero uno di L-A.
Secondo le indagini degli agenti della Digos, i tre avrebbero condotto il "corteo non autorizzato" con circa duemila persone che dalla chiesa dei santi Nereo e Achilleo "si arrestava di fronte alla targa commemorativa e al murale di ricordo di Sergio Ramelli", in via Paladini. Davanti al murale era poi andata in scena, come ogni anno, per tre volte "la chiamata del presente", alla quale i militanti di estrema destra avevano risposto alzando il braccio destro. Analizzando i filmati girati quella sera dalla Scientifica, gli investigatori hanno identificato e indagato i tredici condannati, difesi dagli avvocati Antonio Radaelli, Mario Giancaspro e Jacopo Cappetta.