Precipitò dal quarto piano Il marito assolto dall’accusa di omicidio

Commerciante cinese di Baranzate detenuto da quasi un anno a San Vittore. Il pm aveva chiesto 18 anni, ieri la decisione della Corte d’Assise e la scarcerazione. .

Precipitò dal quarto piano  Il marito  assolto   dall’accusa di omicidio

Precipitò dal quarto piano Il marito assolto dall’accusa di omicidio

di Roberta Rampini

È stato assolto dalla Corte d’Assise di Milano, Linjie Liu, 40 anni, commerciante cinese di Baranzate, accusato di omicidio preteritenzionale della moglie e detenuto da quasi un anno nel carcere di San Vittore. La pm Simona Ferraiuolo della Procura di Milano aveva chiesto 18 anni di carcere senza le attenuanti, Liu, si è sempre proclamato innocente e i suoi difensori, gli avvocati Zheng Fan e Gianpiero Verrengia, avevano chiesto l’assoluzione. Ieri la decisione della Corte e l’immediata scarcerazione del commerciante cinese che era stato arrestato a maggio dello scorso anno dopo otto mesi di indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Rho. Il fatto risale al 15 settembre 2021.

La donna, cinese di 33 anni, precipitò dal quarto piano nell’androne del condominio dove la coppia viveva con due figli. Quando l’uomo quella notte chiamò il 112 disse che la moglie era caduta accidentalmente mentre lui dormiva. Ai carabinieri aveva raccontato che quella sera erano stati a cena da parenti, erano rientrati e andati a letto, ma intorno all’una di notte la figlia di 10 anni lo aveva svegliato perché la mamma non era in casa. Lui l’avrebbe cercata e trovata a terra esanime nell’androne del palazzo. Quando i soccorritori del 118 arrivarono sul posto provarono a rianimare la donna ma fu utile. La donna era morta sul colpo. Una narrazione che non aveva convinto i carabinieri e i pm che avevano ipotizzato un omicidio preterintenzionale sostenendo che la donna fosse caduta perdendo l’equilibrio dopo il tentativo del marito di afferrarla per farla rientrare in casa. Otto mesi di indagini, intercettazioni, analisi dei tabulati telefonici, immagini delle telecamere di sorveglianza, testimonianze dei vicini di casa che avevano riferito di una lite proprio sulle scale, i sospetti di alcuni familiari sull’uomo, gli esiti dell’autopsia sul corpo della donna e alcune ecchimosi che l’uomo aveva sul corpo, portarono all’arresto di Linjie Lui. La moglie era scontenta di stare in Italia e aveva raccontato ai parenti di essersi adeguata solo per i figli. Ma il suo malcontento era spesso motivo di litigi con il marito. "Siamo soddisfatti dell’esito del processo - dicono i difensori di Liu, gli avvocati Zheng Fan e Gianpiero Verrengia -. Resta il fatto che si tratta di una tragedia per tutta la famiglia: per il nostro assistito e per i loro figli".

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