NICOLA PALMA
Cronaca

Filmati erotici dopo la mezzanotte, TV locale condannata per pornografia

Il Corecom: "Scene saffiche e nudità integrale". La difesa: "E le commedie sexy sui canali nazionali?" L’Autorità delle comunicazioni: "Non è pornografia, ma no a programmi per adulti". Multa da 7.224 euro

Milano Pavia Tv sanzionata per la trasmissione di programmi "pornografici"

Milano Pavia Tv sanzionata per la trasmissione di programmi "pornografici"

MILANO “Trattazione o rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli, ecc.) di soggetti o immagini ritenuti osceni, fatta con lo scopo di stimolare eroticamente il lettore o lo spettatore". Ruota tutto intorno alla definizione di "pornografico" e al concetto di "soglia del pudore" l’ordinanza con cui l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha comminato una sanzione di 7.224 euro a Media Team Communication srl, società editrice di Milano Pavia tv, emittente locale con base a Vigevano in onda h24 sul canale 78 del digitale terrestre.

Gli accertamenti dell’Authority sono stati sollecitati da una segnalazione del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom Lombardia), che a settembre ha contestato i contenuti del programma D Spenser Night , trasmesso nella settimana compresa tra il 23 e il 29 giugno nella fascia oraria tra mezzanotte e le 2: nel mirino "esplicite scene di nudità con visione integrale, diretta e ravvicinata degli organi genitali, ovvero di modelle in pose e atteggiamenti che simulano l’attività sessuale oltre che scene saffiche". Dal canto loro, i rappresentanti di Milano Pavia tv hanno chiesto l’archiviazione, spiegando di non aver utilizzato "contenuti che riproducono atti sessuali espliciti e non simulati tra adulti consenzienti" e sostenendo che "né alcuni semplici ammiccamenti, movenze concupiscenti o simulazioni di attività sessuali possono concorrere a qualificare le scene mandate in onda come pornografiche".

Per sostenere le sue tesi, l’emittente ha argomentato che la valutazione sul "moralmente proibito" non può limitarsi soltanto a "eventi o rappresentazioni capaci di destare reazioni affettivo-cognitive di desiderio sessuale", ma deve tener conto di "considerazioni legate all’evoluzione della società e della percezione collettiva riguardo ad abitudini e comportamenti inerenti alla sfera sessuale". Del resto, la difesa, "a conferma della necessità di abbattere talune barriere culturali, retaggio del secolo scorso, e attualizzare i canoni dell’oscenità e della cosiddetta “pubblica morale”, si osserva che nell’ambito della programmazione di molteplici emittenti televisive, anche nazionali presenti nel primo arco di numerazione, si riscontra la trasmissione di contenuti del genere di quelli contestati, come ad esempio nelle cosiddette “commedie sexy” e/o nella serie “visioni erotiche”, divenuti un genere cult".

Per l’Autorità, le immagini trasmesse in D Spenser Night (l’editore ha sospeso subito il programma dopo la notifica della contestazione) "non possono essere qualificate come pornografiche". Tuttavia, una delibera del 2021 della stessa Authority ha rafforzato le disposizioni a tutela degli utenti del "primo arco di numerazione" (da 1 a 100 del telecomando), "imponendo la diffusione di palinsesti di qualità e vietando, nel corso dell’intera programmazione giornaliera, la diffusione di trasmissioni rivolte a un pubblico di soli adulti". Trasmissioni come D Spenser Night , preceduta da un avviso che ne consigliava la visione solo a un pubblico adulto e accompagnata da un simbolo visivo di colore rosso. Accorgimenti non sufficienti a evitare la multa: 1.032 euro (il doppio del minimo) da moltiplicare per 7. Totale: 7.224 euro.