
Agostino Miele, vicepresidente dell’Associazione nazionale presidi Lombardia
Milano, 3 novembre 2016 - C'è chi ha già stabilito la "settimana bianca anticipata": niente lezione il 6 dicembre come "fosse una chiusura straordinaria" e tutti a casa nella settimana di Sant'Ambrogio. C’è chi invece chiede al Comune (proprietario delle sedi scolastiche) di aprire anche lunedì 5 dicembre "visto che gli spogli in questi casi sono rapidi. C’è da valutare solo il “sì’’ o il “no’’". La chiamata dei cittadini alle urne, si sa, è sempre indigesta alle scuole, che devono chiudere (senza perdere di vista il calendario e i giorni di lezione), e alle famiglie, che devono trovare baby-sitter o nonni disponibili per i figli costretti a perdere lezioni. Dopo la votazione sulle trivelle e le elezioni amministrative, ora tocca al referendum costituzionale domenica 4 dicembre: "sì" o "no" alla riforma targata Renzi-Boschi. Per l’allestimento dei seggi e lo spoglio dei voti, il ministero dell’Istruzione ha chiesto quattro giorni alle scuole (principalmente elementari e medie): dal 2 pomeriggio (con chiusura anticipata delle lezioni alle 14) al 5 dicembre.
Ma a Milano c’è un problema in più, come ricorda Agostino Miele, vicepresidente dell’Anp Lombardia, l’associazione nazionale dirigenti: "C’è il ponte di Sant’Ambrogio – spiega – con il 7 e l’8 dicembre, l’Immacolata. E molti istituti hanno aggiunto il 9 come giorno libero, adattando il calendario scolastico. Resterebbe così solo martedì 6. Ma un giorno solo alla settimana a scuola non ci va nessuno. Così in molti cedono al “maxi-ponte’’. Sulle spalle di dirigenti e delle famiglie". Il "maxi-ponte preoccupa. "Ne parlerò con il Comune – afferma Elvira Ferrandino, dirigente dell’istituto comprensivo Barozzi di via Bocconi – per aprire la scuola anche lunedì 5 mattina. Altrimenti, solo il martedì, non verrà nessuno. In fondo i referendum hanno spogli veloci". La scuola primaria di via Stoppani chiederà deroghe per venerdì 2. "Il disagio per le famiglie sarebbe grave, con un ponte lungo nove giorni", dice l’associazione genitori.
Alla Rinnovata Pizzigoni di zona Villapizzone, la questione «è all’ordine del giorno – spiega la preside, Giovanna Mezzatesta – alla scuola primaria. La media non ospiterà urne. Il 2, per quanto mi riguarda, terrò aperto anche nel pomeriggio, fino alle 16.30. Il problema è il 6 dicembre. Proporrò al consiglio d’istituto di fare una “settimana bianca’’. In anticipo. Anche perché se gli insegnanti che vengono dal Sud Italia tornano giù per votare, non credo risalirebbero per un giorno solo. Per lo meno la validità dell’anno scolastico non è a rischio. Sperando non ci siano nevicate che richiedano altre chiusure straordinarie". Danni limitati nelle poche superiori sedi di seggio, dove le lezioni sono anche il sabato. Al liceo Parini, il 9 e il 10 si andrà a scuola. Al Berchet pressing sul Comune per avere la scuola aperta venerdì 2 e lunedì 5. Sabato 3 «si lavora, ma lasceremo in tempo. È interessata solo una parte del primo piano perché alcune classi non hanno il sabato e possiamo ammortizzare», osserva il preside Domenico Guglielmo.