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Cronaca

Ponte della Ghisolfa un po’ più sicuro per i ciclisti: segnaletica e cartelli in attesa di una vera pista ciclabile

Raggiunto l’accordo con il Ministero dei Trasporti per i segnali che avvisano del transito delle biciclette. In aggiunta è stato ridotto lo spazio per le auto sulla carreggiata e tracciati rallentatori ottici e sonori

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La “ciclabile umana”, una delle iniziative organizzate dal comitato “Non vediamo l’ora” per la pista sul ponte della Ghisolfa

Milano – In attesa di realizzarvi la pista ciclabile, il Comune ha rimesso mano alla segnaletica lungo le carreggiate del ponte della Ghisolfa con l’obiettivo di tutelare i ciclisti che ogni giorno lo percorrono. Nel dettaglio, Palazzo Marino ha provveduto a tracciare una nuova segnaletica orizzontale, rallentatori ottici e ad installare un cartello che segnala la presenza dei ciclisti. “Misure realizzate per rendere più sicuro il percorso del cavalcavia della Ghisolfa per chi lo percorre con la bicicletta – si legge nella nota diramata ieri –, in attesa che venga realizzata il percorso ciclabile in sede protetta”.

Da qui la tracciatura della linea marginale che restringe lo spazio della carreggiata riservato alle auto e l’introduzione di segnaletica di rallentamento ottico e sonoro, vale a dire: è stata disegnata sull’asfalto una serie di almeno quattro strisce bianche rifrangenti che di metro in metro diventano sempre più larghe e spesse ma anche sempre meno distanziate l’una dall’altra. A questo si aggiunge l’installazione di cartelli che informano della presenza di ciclisti. Si tratta di cartelli non previsti dal Codice della strada, per questo il messaggio è stato individuato in accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), dopo lo stop opposto qualche mese fa dallo stesso MIT al Comune, con relativa polemica politica.

Quanto alla pista ciclabile, Arianna Censi, assessora comunale alla Mobilità, a fine aprile, nel corso di una seduta di Consiglio comunale, aveva fatto sapere che l’intenzione di Palazzo Marino è lanciare le gare nel 2025. Sono due le operazioni da fare per rendere realtà la richiesta avanzata da tempo da alcune associazioni di ciclisti di città, a partire dall’agguerrito comitato “Non vediamo l’ora", protagonista di più iniziative negli ultimi mesi. La prima è lo spostamento della linea di trazione elettrica della filovia 90-91, di competenza di Atm, la seconda coincide più semplicemente con i lavori stradali veri e propri, che invece sono in carico al Comune.

Un tema, quello della corsia riservata alle biciclette, sul quale Censi è tornata anche ieri: “In attesa della realizzazione della pista ciclabile che, come è noto, richiede preventivamente un imponente intervento di spostamento di tutti i pali della filoviaria per consentire agli autobus di lasciare lo spazio a destra – ha spiegato nella nota –, avevamo lavorato per porre in atto alcuni interventi che rendessero la strada più sicura per tutti i ciclisti. Ora la carreggiata è stata ridotta e sono presenti elementi che spingono a rallentare la velocità”. Gli interventi di moderazione della velocità appena realizzati dall’amministrazione comunale erano stati annunciati nell’autunno del 2023 ed erano tra le rivendicazioni delle associazioni che, come detto, si battono per la tracciatura di una vera pista ciclabile.