Polizia locale, fallisce la mediazione. Scatta il differimento dello sciopero

"No" dei sindacati al Comune: "Indispensabili solo quando fa comodo". Ghisa precettati per giovedì

Polizia locale, fallisce la mediazione. Scatta il differimento dello sciopero

Polizia locale, fallisce la mediazione. Scatta il differimento dello sciopero

L’ultimo tentativo di mediazione è naufragato ieri pomeriggio. E la decisione di corso Monforte è arrivata inevitabile: stop allo sciopero della polizia locale il 7 dicembre e differimento dell’agitazione a un’altra data. In sostanza: i vigili ci saranno giovedì, il giorno della Prima della Scala. Il provvedimento del neo prefetto Claudio Sgaraglia è arrivato a valle di un lungo tiramolla tra Comune e sindacati, che si è concluso con l’ennesimo nulla di fatto. Al centro della contesa c’è sempre la questione dei turni serali e notturni: l’amministrazione vuole triplicare il numero delle pattuglie in strada, mettendo mano al contratto decentrato del 2002. Il 10 novembre, Palazzo Marino ha approvato una delibera e inviato un’informativa ai rappresentanti dei lavoratori in cui si spiega che c’è tempo fino al 31 gennaio 2024 per trovare un’intesa e che in caso contrario le nuove regole verranno comunque applicate unilateralmente dal 13 febbraio. L’ultimatum ha generato l’immediata reazione di tutte le sigle: prima il Sulpl, poi i confederali e il Csa hanno proclamato la mobilitazione per il 7 dicembre, con blocco degli straordinari tra il 4 e il 10. Venerdì scorso, all’ultimo incontro a Palazzo Diotti, il capo di gabinetto Alessandra Tripodi ha proposto a entrambe le parti di fare un passo indietro per riavviare il dialogo: all’amministrazione ha chiesto di congelare l’informativa del 10 novembre per tre mesi; ai sindacati ha chiesto di rinviare la data dello sciopero.

Nella tarda mattinata di domenica, il vice direttore generale del Comune Carmela Francesca ha proposto, come "ulteriore segnale di apertura", l’allungamento del periodo di confronto fino al 31 marzo 2024, spiegando che il 13 febbraio sarebbe entrato in vigore un atto organizzativo-ponte per confermare le clausole del contratto fino alla medesima data. La proposta è stata girata ai delegati, che ieri l’hanno portata in assemblea: la stragrande maggioranza dei presenti ha detto "no" sia alla sospensione che al differimento dell’agitazione. Da lì il passo della Prefettura per avere i ghisa in strada in una giornata-chiave per Milano. "Andremo avanti con la lotta", fa sapere Daniele Vincini, segretario del Sulpl. "Siamo indispensabili solo quando fa comodo al Comune: Sala si è comportato come Salvini", ha aggiunto il segretario provinciale del Csa Orfeo Mastantuono, facendo riferimento alla precettazione firmata dal ministro dei Trasporti il 24 novembre.

Nicola Palma