
Il rendering del progetto
Milano, 2 marzo 2019 - «Finalmente ce l’ho fatta», sottolinea Renzo Piano sorridendo discreto, alla sua maniera, e con un pizzico di autoironia. Il riferimento è agli alberi. A quelli che l’Archistar avrebbe voluto fossero piantati tra piazza Duomo e piazza Cordusio, quando il sindaco rispondeva ancora al nome di Letizia Moratti, e a quelli che saranno davvero piantati nell’area di via Bonardi: oltre 130, per l’esattezza, e caratterizzeranno il nuovo campus del Politecnico di Milano. Il progetto è stato presentato ieri nell’Aula Magna dell’ateneo. A fianco a Piano, che ne è stato l’ispiratore, Ottavio Di Blasi, che ne ha sviluppato il concept, il rettore Ferruccio Resta, il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala, l’assessore comunale a Urbanistica e Verde, Pierfrancesco Maran, e Sergio Urbani, direttore generale di Fondazione Cariplo.
Il nuovo campus sorgerà, come anticipato, nell’area di via Bonardi come radicale ripensamento del campus esistente fino allo scorso agosto, quando è iniziata la demolizione delle strutture, fase propedeutica al passo annunciato ieri: l’avvio delle nuove edificazioni. Nel dettaglio, il campus ambisce a porsi come Centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione nell’architettura e consterà di tre nuovi edifici per un totale di 4.200 metri quadrati. L’edificio Modelli ospiterà un laboratorio di concezione moderna con locali e strumenti per lavorare il legno ma anche i metalli, per taglio laser e lama, senza dimenticare un set fotografico e un teatro per la realtà aumentata. Il secondo edficio sarà scandito da aule di disegno e laboratori per 520 posti mentre il terzo edificio, riservato alla didattica, ne conterà 288. Quest’ultimo building e il laboratorio saranno impreziositi da due terrazze scenografiche che ospiteranno manifestazioni accademiche o eventi aperti alla città. Il vecchio laboratorio, noto come Sottomarino, sarà eliminato ed è su questi 8mila metri quadrati che nascerà quell’oasi verde con oltre 130 alberi che Piano ha inseguito per anni. Il piccolo bosco urbano collegherà il patio di Architettura con i due edifici storici del Politecnico, entrambi progettati da Gio Ponti: il Trifoglio e la Nave. Entrambi saranno ristrutturati per riportarli allo splendore delle origini.
Per Piano quel verde porta, però, più in là: «Il futuro delle città – ribadisce l’Archistar – è il rammendo, l’opera di ricucitura. Quegli oltre cento alberi terranno insieme il Politecnico e piazza Leonardo con il parco Giulio Romano, la piscina Ponzio e i giardini storici del campus». Un corridoio verde, con panchine e aree cablate in modo da potersi porre non solo come luoghi di ritrovo ma anche di attività, che renderà più vivibile il quartiere di Città Studi. «Le prime lezioni nel campus si terranno per la primavera del 2020» fa sapere Di Blasi. «Tempi stretti – sottolinea Resta –. Il Politecnico ha reperito da sé 30 milioni di euro per realizzaere il campus», per gli altri 10 milioni di euro si è lanciato un crowdfunding, il primo in Italia destinato ad un campus. Tra quanti vi hanno risposto ci sono la Regione, «coi primi 5 milioni di euro» specifica Sala, la Fondazione Cariplo con 500mila euro ma anche 227 tra cittadini, imprese ed ex alunni del Politecnico che hanno messo insieme 517.160 euro. Chi fosse interessato, può fare donazioni sul sito: www.sostienicampus.polimi.it.