GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Il Politecnico nell’area della Goccia: il cronoprogramma. “Primi cantieri chiusi nel 2026”

Milano, il Ministero dell’Infrastrutture stanzia 45 milioni. In arrivo residenze per 500 studenti, un laboratorio per l’Intelligenza Artificiale e un grande bosco urbano

Il progetto prevede anche la realizzazione di un grande prato (foto a sinistra) capace di ospitare 10mila persone per le cerimonie di consegna delle lauree Il verde sarà comunque protagonista con il mantenimento e l’estensione di un bosco urbano tra il centro città e il Milano Innovation District (MIND)

Il progetto prevede anche la realizzazione di un grande prato (foto a sinistra) capace di ospitare 10mila persone per le cerimonie di consegna delle lauree Il verde sarà comunque protagonista con il mantenimento e l’estensione di un bosco urbano tra il centro città e il Milano Innovation District (MIND)

Un cronoprogramma diviso in due fasi ravvicinate (la prima con scadenza 2026, la seconda con scandenza 2028), un quadro economico che va consolidandosi con i 45 milioni di euro messi nero su bianco dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), nessuna affinità procedurale e progettuale con gli interventi di rigenerazione urbana attualmente in stallo perché coinvolti nelle indagini della procura, perlomeno non secondo i diretti interessati: i cantieri per il nuovo campus universitario del Politecnico di Milano nell’area della Goccia sembra possano procedere spediti.

A restituire lo stato dell’arte delle opere sono stati la rettrice Donatella Sciuto, il presidente della Fondazione Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, gli assessori Giancarlo Tancredi, per il Comune, e Alessandro Fermi, per la Regione, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. L’occasione è stata la firma dell’accordo col quale lo stesso MIT mette a disposizione i 45 milioni di euro già menzionati.

L’intervento di rigenerazione coinvolge 24 ettari di città a metà strada tra il centro storico e il Milano Innovation District (MIND), l’ex sito Expo. Per l’esattezza si è nella macroarea compresa tra la stazione ferroviaria di Bovisa a sud, quella di Villapizzone ad ovest e viale Pitagora a nord. Qui si conta di realizzare un campus scientifico con due residenze universitarie per un totale di 500 studenti, di ospitare nella struttura circolare dei due ex gasometri della Bovisa i laboratori di start-up e aziende, le camere bianche di STMicroelectronics ma anche piscine e campi da basket per gli studenti.

Il campus potrà contare, poi, su un laboratorio per l’Intelligenza Artificiale, un auditorium da mille posti e, come un puzzle, si comporrà di altri pezzi non più di competenza del Politecnico ma delle istituzioni alleate: ad esempio, ci sarà una sede delle Scuole Civiche, a cura del Comune di Milano, l’ammodernamento delle stazioni ferroviarie con soluzioni a ponte, a cura di RFI e Ferrovienord. Non ultimo il verde: si conta di piantare 10mila alberi in aggiunta a quelli esistenti con l’idea di creare “un grande bosco urbano” nel quale poter passeggiare e trascorrere il tempo libero. Nel progetto anche un pratone verde da 10mila persone sul quale organizzare la cerimonia di consegna delle lauree. Largo spazio sarà dato, infine, a pannelli solari ed energie pulite.

L’intero intervento vale 400 milioni di euro. Il Ministero, come detto, contribuirà con 45 milionio di euro, Regione Lombardia con 55 milioni di euro, le aziende private con 40 milioni di euro. A questi contributi bisogna aggiungere i soldi ottenuti dal Politecnico dai bandi ai quali ha partecipato e quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “La prima parte dei lavori sarà conclusa nel 2026 – spiega Resta –, la seconda ed ultima parte nel 2028. Entro quattro anni il nuovo campus scientifico del Politecnico sarà realtà e i nostri studenti non saranno più costretti ad andare all’estero per mettere a frutto le loro capacità e le loro conoscenze”.

“Questo accordo è la prova tangibile dell’impegno delle istituzioni nella rigenerazione di un’area di Milano in favore degli studenti, di start-up, imprese e cittadini – commenta Sciuto –. Il nuovo campus sarà un centro nevralgico per la ricerca, la sostenibilità e l’innovazione”. “Siamo orgogliosi di questo progetto perché rigenera periferie lungo l’asse che unisce Porta Nuova, Scalo Farini, Bovisa e Mind e dà vita al parco della Goccia, il parco urbano più grande d’Italia” sottolinea Tancredi. “Regione Lombardia ha creduto in questo progetto con un investimento importante, pari a 55 milioni di euro” rimarca Fermi. “Qui c’è la Milano del sì, la Milano che lavora insieme e guarda avanti. Questo progetto è il frutto di un lavoro corale e pluriennale” conclude Salvini.