
L'house boat
Milano, 14 giugno 2016 - Sono rimasti bloccati per più di 24 ore in mezzo al fiume Po mentre stavano facendo un’escursione. Una brutta avventura tra vento e pioggia. Un gruppo di turisti milanesi è rimasto ‘spiaggiato’ su una secca a bordo di una ‘house boat’ in attesa che arrivasse qualcuno in loro aiuto. Quattro persone di 55 anni, due di 45, e un bambino di 9 anni hanno noleggiato un’imbarcazione alla ‘Rendez-vous fantasia srl’ di Chioggia per fare un’escursione fino alla foce del Po. Hanno navigato lungo il fiume fino a quando sono arrivati nella zona chiamata ‘Allagamento’, tra Scardovari e Bonelli. Il tratto non si trova nel Po di Venezia, ma in un ramo e proprio in quel punto c’è una secca molto pericolosa che impedisce la navigazione soprattutto quando c’è la bassa marea. Gli escursionisti sono così rimasti bloccati. Hanno chiamato i vigili del fuoco che sono intervenuti. I sette turisti potevano scendere e lasciare la barca in attesa che arrivasse l’alta marea, ma hanno rifiutato e sono rimasti a bordo tutta la notte.
Alle prime ore del mattino hanno chiamato l’agenzia che ha affittato loro la ‘house boat’ che ha chiesto aiuto alla cooperativa Delta Padano di Scardovari. A prestare soccorso e liberare l’imbarcazione dalla secca è stato il pescatore Rudy Zerbin. "Quando sono arrivato con la mia barca non potevo avvicinarmi per la secca – racconta –. Allora ho chiamato un mio amico che ha una barca più piccola, è arrivato e ha unito la house boat e il mio peschereccio con una corda. A quel punto sono riuscito a muovere l’imbarcazione. I turisti mi hanno chiesto come arrivare a Barricata. Ho quindi dato loro le indicazioni e sono ripartiti". Fortunatamente non c’è stato nessuno in pericolo di vita e nonostante il disagio e la forte preoccupazione di essere rimasti bloccati in una secca, i sette escursionisti hanno dormito nella house boat, battello lungo 9 metri. All’interno ci sono posti letto, cucina e il bagno. La ‘Rendez- vous fantasia’ l’anno scorso aveva segnalato ai sistemi territoriali che in quel punto c’era un banco di sabbia e aveva chiesto di mettere una boa per segnalare la secca. Inoltre i titolari spiegano che quando noleggiano le barche danno ai clienti alcune cartine dove vengono segnalate le secche e che anche quella di Bonelli era chiaramente evidenziata nella mappa. "Aipo dovrebbe mettere delle segnalazioni – dicono –. Infatti sul grande fiume ci sono le boe rosse e le boe bianche, invece in quel tratto, a Porto Tolle, non c’è niente. Come si fanno i lavori e si mettono i segnali nelle strade, così dovrebbe avvenire nel fiume per evitare situazioni di pericolo".