Più penalizzati professionali e alunni poveri

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Frenano gli effetti negativi del Covid, almeno sulla carta, in Lombardia. Ma si allarga il divario tra le regioni d’Italia e pure tra gli indirizzi. "Come sempre ad essere penalizzati sono gli studenti e le studentesse con più difficoltà socio-economiche – sottolinea Lorella Carimali, docente di matematica del liceo scientifico Vittorio Veneto –. Se si accentuano le disuguaglianze tra Nord e Sud, tra centro e periferia, tra classici e professionali vuol dire che c’è qualcosa al sistema che non funziona". Ed è preoccupante. "Perché se mancano le competenze di italiano e di matematica significa che mancano gli strumenti culturali e di pensiero per affrontare il mondo, per decidere con consapevolezza", ricorda Carimali secondo la quale "se c’è uno svantaggio di partenza è il sistema- scuola che deve sopperire". Colpisce il dato sugli istituti professionali se confrontato a tecnici e licei: aumentano gli studenti con risultati migliori, ma un 75% di loro resta insufficiente in matematica. "Il fatto che i risultati in Lombardia siano migliori rispetto ad altre regioni del Paese, anche negli indirizzi professionali, non può bastare e non ci deve consolare – conclude la docente –. Queste disuguaglianze, nonostante gli sforzi degli insegnanti, sono terribili e dimostrano che la mentalità vecchia, ancorata alla Riforma del 1923, c’è ancora. Siamo rimasti a 100 anni fa con scuole di serie A per la classe dirigente e scuole di serie B? Bisogna lavorare per rendere i nostri studenti e le nostre studentesse cittadini liberi. Il Covid, oltre a lasciare strascichi, ha esacerbato la situazione nei contesti più fragili, ed è qui che adesso bisogna investire di più, progettando nuovi spazi e occasioni anche per maturare le competenze Stem". Si.Ba.

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