
Pista ciclabile in corso Venezia
Milano, 7 ottobre 2020 - Il 27,2% dei milanesi chiede di "estendere le piste ciclabili e pedonali", il 25,9% di "migliorare la rete di trasporto di trasporto pubblico", l’11,9% di "prevedere incentivi per chi va al lavoro in bicicletta", mentre “solo’’ l’11,2% propone di "ampliare e irrigidire l’Area C e l’Area B per ridurre le emissioni di CO2". Sono questi alcuni numeri del sondaggio comunale presentato ieri mattina dall’assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini e intitolato “Cittadini e cambiamenti climatici: un’analisi esplorativa". Un passaggio intermedio verso l’adozione del Piano Aria Clima del Comune, che sarà approvato la prossima settimana in Giunta.
Il sondaggio si è svolto dal 9 luglio al 1° settembre tramite la compilazione di un questionario sul sito Internet di Palazzo Marino: sono stati iniziati 9.374 questionari e ne sono stati completati 7.551 (l’80,5%). La maggior parte delle risposte è arrivata da milanesi compresi tra i 45 e i 54 anni, particolarmente attenti alle tematiche ambientali, visto che solo il 10,8% dice di utilizzare l’auto a benzina o diesel per gli spostamenti in città. La maggioranza relativa (20,5%) preferisce muoversi in metrò, il 18,6% a piedi, il 12,9% in bicicletta, l’11,1% in tram e il 9,7% in autobus. In questo sondaggio, dunque, l’uso della bici batte quello dell’auto. Sorprendente.
I milanesi dimostrano una buona conoscenza dei fenomeni globali legati all’ambiente. Il 71% degli intervistati è convinto che "l’inquinamento atmosferico ha un impatto sul clima" e quindi sul riscaldamento globale. In totale l’86,9% dei cittadini si dice "preoccupato moltissimo" (56,6%) o "molto" (30,3%) dall’inquinamento dell’aria, ancor di più, il 90,3%, dalla dispersione della plastica. Il 27,7% dei milanesi, poi, pensa che per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici in relazione agli immobili il Comune dovrebbe "stimolare e incentivare il rinnovamento del patrimonio edilizio per migliorare l’efficienza energetica ed evitare nuove costruzioni" – in molti segnalano le difficoltà logistiche e di costo per sostituire le caldaie più inquinanti –, mentre un altro 27% punta sulla "riforestazione" della metropoli. Solo l’1% di chi ha compilato il questionario, invece, chiede la riapertura dei Navigli. Non mancano le proposte curiose: "tetti coperti di fiori per le api", "ricerca su un asfalto che assorba la CO2".
Lipparini , alla fine, commenta: "I milanesi hanno a cuore l’ambiente e sono disposti a fare la propria parte per avere una città più attenta ai cambiamenti climatici". Dalla maggioranza di centrosinistra, però, si alza una voce critica, quella del presidente della commissione Ambiente Carlo Monguzzi (Pd), il qualche ricorda che il 20 maggio 2019 il Consiglio comunale ha approvato una mozione sull’emergenza climatica a Milano e commenta: "Il questionario? Bene, anzi benissimo. Ma i fatti?".