PATRIZIA TOSSI
Cronaca

Pioltello lancia il delivery comunale

Per aiutare il commercio, nasce Pioltello District: i rider sono pagati dal Comune

I primi tre rider sono pronti a partire

Pioltello (Milano), 5 febbraio 2021 - Professionisti per scelta, rider per necessità. Ci sono tante storie diverse e dal volto umano dietro Pioltello District, un progetto di consegne a domicilio nato per aiutare i negozianti a mantenere un legame coi clienti e offrire un’opportunità di lavoro per giovani disoccupati pioltellesi. I primi tre rider pioltellesi sono pronti a partire, oggi faranno le prime consegne in città. Senza essere sfruttati, con un contratto di collaborazione e guadagni più alti rispetto alle tariffe di mercato. Una svolta nel mondo del delivery con una sperimentazione lanciata dal Comune, destinata a fare da apripista sul territorio nazionale.

"Lavoro da tempo nel mondo dei trasporti – racconta il 33enne Matteo Leggio –, negli ultimi otto anni mi sono messo in proprio con un servizio di noleggio con conducente. Poi è arrivata la pandemia e il settore del turismo è crollato. Ho dovuto reinventarmi, non riuscivo più a sostenere il costo del leasing per l’auto senza entrate. Un giorno ho letto un annuncio di lavoro di Pioltello District e ho deciso di rimettermi in gioco come rider". Scelte di vita obbligate dalla crisi economica, l’emergenza sanitaria e i lockdown a singhiozzo hanno messo in ginocchio interi settori. E nella catena del lavoro, in molti hanno perso il posto. "Lavoravo come facchino all’hotel Principe di Savoia – dice il 36enne Wassem Butt, un abitante del Satellite di origine pakistana – poi è arrivato il Covid e mi hanno lasciato a casa. Ho iniziato a fare il rider a Milano per alcune società di consegne a domicilio, ma era difficile arrivare a fine mese con 600 euro. Sono contento di poter lavorare vicino a casa e con un contratto che mi copre gli infortuni e le malattie, spero che nei prossimi mesi arrivino tante richieste così da poter lavorare". 

Ad oggi sono 23 i negozi che hanno aderito al progetto pilota, ma il potenziale è alto. "Abbiamo 400 negozi a Pioltello – dice Paola Ghiringhelli, l’assessora al Commercio che ha lanciato il progetto – l’idea è di far crescere l’economia locale, pesantemente colpita dalla crisi. Durante il primo lockdown alcuni negozi hanno iniziato a fare qualche consegna in proprio, da lì è nata l’idea di creare un marketplace locale: una galleria commerciale virtuale che mette in rete i nostri esercenti che possono esporre i loro prodotti anche sulla App e spedire a casa dei clienti gli acquisti grazie ai nostri rider".

E così il brand Garzone si è aggiudicato il bando del Comune, mentre l’Associazione lavoro e integrazione ha seguito la formazione e la gestione professionale dei rider. "Abbiamo offerto ai rider un vero e proprio contratto di collaborazione – spiega Tatiana Mazzucco della onlus Lavoro e integrazione –, ogni consegna viene pagata 5 euro, nei giorni di maltempo riconosciamo un incentivo e un’integrazione tariffaria nei casi in cui l’incarico preveda un doppio tragitto, come ad esempio nel ritiro di ricette per le consegne dei farmaci. Il contratto prevede l’assicurazione Inail e Responsabilità civile, quindi i ragazzi sono coperti negli infortuni di lavoro". Non c’è stipendio fisso, ma quando il progetto decollerà le richieste dovrebbero garantire un mensile dignitoso. Le consegne sono pagate con un fondo di 10mila euro stanziato dal Comune, fino a dicembre nessun costo per negozianti e clienti. "Ho aderito al progetto perché credo sia una bella opportunità per tutti – sottolinea Fabio Ravanello, titolare della caffetteria Il Macinino –. Ho investito sull’e-commerce da tempo, il digitale ci sta aiutando a vendere panettoni e colombe sia in Italia che in Francia e in negozio abbiamo creato un punto di consegna per i pacchi dei nostri clienti".