BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Pioltello, locali confiscati. Dalla mafia alla legalità. Ricordando Di Matteo

Saranno intitolati al piccolo Giuseppe, sciolto nell’acido da Cosa Nostra nel ’96. Al posto di una gioielleria e di un bar un open space affidato a 2 associazioni. .

Il vicesindaco Saimon Gaiotto apre i locali confiscati alla criminalità organizzata in piazza Garibaldi

Il vicesindaco Saimon Gaiotto apre i locali confiscati alla criminalità organizzata in piazza Garibaldi

Dalla mafia ai diritti dei bambini, i locali confiscati alla criminalità organizzata in piazza Garibaldi, a Pioltello, saranno intitolati al piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino sciolto nell’acido da Cosa Nostra nel 1996. Qui, un tempo, c’erano le lavanderie di denaro sporco da riciclare, una gioielleria e un bar. Ora, la sede è un grande open space di 130 metri, affidata per 10 anni a due associazioni al lavoro nel quartiere: "I garibaldini e Aleimar". A febbraio, la convenzione, il 31 maggio alle 11 la dedica ufficiale con Libera Martesana e le scuole, alla fine della cerimonia un grande pranzo comunitario all’aperto, ciascuno porterà qualcosa da casa.

"Questo spazio diventerà un presidio di legalità", dice il vicesindaco Saimon Gaiotto. È lui ad aver firmato l’accordo con i gruppi. "Era tempo che queste vetrine tornassero a brillare - aggiunge -. I volontari avranno Il tempo necessario per costruire un progetto dedicato a donne e bambini del rione stesso. Ci saranno anche focus su come migliorare la differenziata e sulle buone pratiche per la gestione dei condominio". Iniziative vicine alla quotidianità delle famiglie. Per scegliere a chi assegnare gli spazi, l’Amministrazione aveva lanciato un bando "Pioltello - ricorda il vicesindaco - è una delle cinque città lombarde che ha scelto di aprire una selezione e di analizzare i programmi di chi fa rivivere gli immobili tolti alla criminalità organizzata. Ha vinto la capacità di aprire le porte alla comunità. Qui, potranno venire tutti e non solo i seggianesi. Non volevamo che diventasse un punto di servizio al rione. È piuttosto una realtà aperta a tanti contenuti".

I vecchi negozi tolti ai mafiosi non sono i soli tre spazi del Comune confiscati alle associazioni criminali "da queste parti abbiamo anche tre appartamenti. Uno tolto a un usuraio. Un milanese che l’aveva ottenuto, taglieggiando". Il progetto vincitore "è su più fronti, aiuterà tutti a progredire, offrirà al quartiere opportunità". Pioltello è una delle 29 città della zona che fanno parte di Libera Martesana, "la casa comune contro la malavita", che aiuterà istituzioni e no-profit a dare nuova vita ai 64 beni confiscati sul territorio alle mafie, una quarantina già assegnati.