
Uno scorcio di Milano
Milano, 31 agosto 2019 - Il nuovo piano di governo del territorio diventa più verde, a partire dall’aumento dal 50 al 70% dell’area che resterà a parco nella Piazza d’Armi di Baggio. La Giunta comunale ieri mattina ha approvato una delibera che ha accolto e controdedotto una parte delle 840 osservazioni presentate da cittadini tra il 15 giugno e il 15 luglio per modificare il documento urbanistico. Alcune tra le più importanti novità riguardano l’incremento delle politiche green, «ulteriori passi avanti in un Pgt che già prevede 20 nuovi parchi e e la riduzione del consumo di suolo al 4%», commenta l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran. La prima novità prevede che tutte le nuove costruzioni siano ZeroCo2, cioè a zero emissioni di anidride carbonica, come già previsto dal bando Reinventing Cities per lo sviluppo in housing sociale dell’ex scalo di Greco.
La seconda novità cambia la regola sulla permeabilità dei suoli negli interventi urbanistici, accogliendo la proposta del Wwf e dell’associazione Cittadini per l’Aria e reinterpretando le norme sul Biotope Area Factor (Baf) che già si è data Berlino (e Segrate, primo caso in Italia): gli interventi dovranno raggiungere un indice che somma il suolo depavimentato con pareti e tetti verdi anche attraverso interventi di compensazione al di fuori del lotto. Qualora non si riuscisse a raggiungere questi obiettivi, si può monetizzare la differenza e il Comune ha un vincolo di uso negli investimenti per il Parco Metropolitano e per il piano che vuole piantare tre milioni di alberi nella Città Metropolitana entro il 2030. La terza novità modifica le regole per la Piazza d’Armi di Baggio, come accennato all’inizio. Il Comune ha accolto due osservazioni: una dei proprietari che si auto-aumentano la quota minima di verde dal 50 al 70% dell’area; un’altra che identifica il futuro parco quale Grande Funzione Urbana. Ma sull’area nella periferia ovest della città pende ancora una procedura di vincolo avviata dal ministero per i Beni culturali guidato da Alberto Bonisoli.
Maran, comunque, resta ottimista: «Sebbene resti ancora da risolvere il tema della procedura avviata dal Mibac sono fiducioso che riusciremo ad arrivare all’obiettivo che ci poniamo da mesi: un grande parco di oltre 30 ettari, uno dei più grandi di Milano, e invece dei magazzini abbandonati, gli uffici pubblici statali che vogliono insediarsi in quella zona e che contribuirebbero a ravvivare il quartiere di Baggio». L'assessore, inoltre, spiega che il Pgt riveduto e corretto prevede anche che nella quota di parcheggi il 10% non debba essere occupato da auto ma da altri mezzi non inquinanti e che la pertinenza indiretta per in via Barnaba Oriani ci sia un nuovo parco: i proprietari dovranno usare altrove i loro diritti edificatori. La delibera sul Pgt ora sarà inviata ai nove Municipi per un parere. L’approvazione in Consiglio comunale è attesa entro metà ottobre.