BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Pessano e Quelimane uniti: "Lavoriamo con il Mozambico per dare anche noi una mano"

Firmata la collaborazione fra i due Comuni. Economia, ambiente e sviluppo sostenibile sono alcuni fra i temi trattati: "Lavoriamo insieme, alla pari, per migliorare sempre".

Pessano e Quelimane uniti: "Lavoriamo con il Mozambico per dare anche noi una mano"

Un Memorandum d’intesa porta il Piano Mattei in Martesana. Anzi, proprio in questo spicchio di Lombardia nasce un modello destinato a fare proseliti: piccoli comuni che partecipano al grande programma di sviluppo dell’Africa lanciato dal governo. Ieri, il sindaco di Pessano con Bornago Alberto Villa ha firmato l’accordo con il collega Manuel de Araùjo, primo cittadino di Quelimane, in Mozambico. Uno dei paesi più poveri del continente "ma anche di quelli più proiettati al futuro con un Pil in crescita dell’8% l’anno".

Lui, sorriso smagliante, alla guida di una città di 450mila abitanti e in corsa anche per il governatorato della sua regione, ha in testa un’idea chiara: "Sviluppo per noi grazie a piccole e medie imprese italiane disposte a venire dalle nostre parti".

Uno scambio economico che diventerà l’ossatura di un progetto che abbraccerà anche la formazione. Il rapporto è nato grazie alla trama costruita dall’Amministrazione con l’aiuto di Simone Pintori, primo consigliere del Consolato della Costa d’Avorio e membro di Aces Europe, il Comitato che conferisce il titolo di Città dello Sport. "Quelimane è stata la prima in Africa, l’anno scorso, a ottenerlo".

Da qui la scintilla che ha portato de Araùjo a intravvedere nella cittadina di 10mila abitanti dell’hinterland la porta d’accesso a un benessere che il Mozambico prova a conquistare. "Siamo giovani, disoccupati, la fertilità è altissima e cerchiamo opportunità - ha detto il sindaco -. Ogni viaggio, anche il più lungo parte dal primo passo, siamo qui per cominciare. Produciamo cotone, mais e noci di cocco, cerchiamo investitori e questa è una zona ricca di risorse con una vocazione per l’agro economy".

"Nessun costo in questa relazione che promette di portarci lontano - sottolinea Villa - non è un gemellaggio, ma la volontà di condividere un percorso che proietti tutti avanti.

Una firma su una pergamena suggella un’amicizia destinata a far fiorire gli affari di entrambi e a lasciare il segno.