di Roberta Rampini
Testimoni contemporanei del nostro tempo che hanno scelto di fare il bene, nel quotidiano: Luca Attanasio, ambasciatore italiano ucciso a 43 anni nella Repubblica del Congo il 22 febbraio 2021 in un attentato; Gino Strada e Teresa Sarti, fondatori di Emergency e Aida Rostami, dottoressa iraniana, torturata e uccisa a Teheran dalle forze di sicurezza per avere salvato vite e curato feriti durante le manifestazioni di lotta contro il regime autoritario. A loro sono state dedicate le tre nuove targhe svelate ieri nel Giardino dei Giusti di via Redipuglia a Rho. "Dopo le prime sette targhe inaugurate lo scorso anno, oggi celebriamo e ricordiamo in questo luogo altri uomini e donne che non sono stati super eroi, ma che nella loro vita di tutti i giorni si sono distinti perché hanno scelto di fare del bene - ha dichiarato l’assessore alla Cultura Valentina Giro - con queste nuove targhe gettiamo dei semi, perché il Giardino dei Giusti è un progetto che stimola tutti noi a riflettere sull’impegno di ciascuno per costruire il bene comune". Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco, Andrea Orlandi, il papà e la mamma di Luca, Salvatore e Alida, che hanno voluto ricordare il figlio proprio con il discorso fatto da lui a ottobre 2020 quando ha ricevuto il Premio internazionale Nassiriya per la pace 2020. Per Emergency era presente il volontario rhodense, Luca Radaelli, che ha lavorato per molti anni in Afghanistan. E infine ha svelato la targa per la dottoressa iraniana, Sanaz Behnam. Presente anche Vito Fiorino, soccorritore di naufraghi al largo di Lampedusa dove nella notte tra il 3 e 4 ottobre ha strappato alla morte 47 persone. Nel Giardino è già ricordato con una targa, ieri mattina è intervenuto non per raccontare la sua storia, ma per condividere sentimenti e rabbia per l’ennesima tragedia del mare, questa volta a Cutro, in provincia di Cosenza. "La mia ferita non si chiuderà mai, la notizia dei naufraghi morti a Cutro l’ha riaperta in modo esagerato - racconta -. Stando seduti su un divano o sulla poltrona di un cinema si vivono queste scene ci si emoziona, ma credetemi essere in quel posto è diverso: 3 ottobre 2013, 368 morti; 11 ottobre 2013, 268 morti; 26 febbraio 2023, 71 morti, è una cosa vergognosa".