REDAZIONE MILANO

Pensioni, nuovo sportello per le forze dell’ordine

Uno sportello sindacale all’interno dei Caf dedicato alle forze dell’ordine, carabinieri, polizia, polizia penitenziaria e guardia di finanza, con un...

L’iniziativa è stata annunciata ieri durante un incontro col segretario generale della Uil Lombardia Enrico Vizza

L’iniziativa è stata annunciata ieri durante un incontro col segretario generale della Uil Lombardia Enrico Vizza

Uno sportello sindacale all’interno dei Caf dedicato alle forze dell’ordine, carabinieri, polizia, polizia penitenziaria e guardia di finanza, con un focus particolare sul tema del calcolo della pensione. È il nuovo servizio che verrà lanciato della Uil Lombardia, in aggiunta a quelli già erogati dai Caf e dal patronato. Un’iniziativa annunciata ieri che si lega anche all’appello per migliorare le condizioni di personale con stipendi inadeguati per far fronte al costo della vita di Milano, con una conseguente fuga dalla città registrata anche in altri comparti del pubblico impiego: di fronte a un’inflazione che ha raggiunto quasi il 18%, infatti, gli aumenti contrattuali riconosciuti alla pubblica amministrazione e anche al comparto sicurezza difesa e soccorso pubblico non arrivano neanche al 6%.

"Quanto accaduto con il rinnovo dei contratti – evidenzia il Segretario Generale Uil Lombardia Enrico Vizza – ha risvolti diretti sul tema della casa, perché è fin troppo evidente l’inadeguatezza dei salari che si fermano in media a 1600 euro mensili percepiti da uomini e donne in divisa. Come è possibile pensare di far fronte alle esigenze del caro abitare, specie in alcuni territori della Lombardia, con queste cifre? Non sarebbe neanche male poter pensare a una politica degli alloggi dedicati, in modo tale anche da evitare la fuga degli statali, anche delle forze dell’ordine". Il segretario generale della Uilpa Lombardia, Gian Luigi Madonia, oltre al nodo degli stipendi chiede di intervenire "sul tema delle troppe aggressioni al personale delle forze dell’ordine, rivedere le piante organiche, non rispondenti alle reali esigenze, e ricalibrare i principi sui quali si è previsto il reato di tortura, che spesso inibisce gli operatori nelle attività di prevenzione e repressione dei crimini".

A.G.