Caccia al pellet, truffatori scatenati: "Incassano i soldi e poi spariscono"

Sul web usano i riferimenti di ignare ditte realmente esistenti e attirano i clienti con prezzi fuori mercato Gli imprenditori: "Abbiamo sporto denuncia, ma i siti restano attivi"

Controlli sul pellet

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È pellet-mania, ma attenzione alle truffe online. Con le bollette ingestibili è partita la corsa a sistemi alternativi per produrre energia, con un’esplosione di richiesta di biocombustibile per le stufe. Ma i rivenditori milanesi hanno poco da sorridere. I rincari all’ingrosso e le difficoltà di approvvigionamento vanificano l’occasione d’oro per gli affari. E c’è di peggio. Più di un’attività racconta di essere finita nel mirino dei truffatori che attraverso la creazione di pagine sul web falsamente riconducibili alla loro azienda richiedono il pagamento anticipato per la fornitura di pellet a prezzi stracciati. Senza mai spedire alcunché alla clientela.

"Tutto è partito il 31 agosto quando abbiamo iniziato a ricevere chiamate da tutta Italia e visite in negozio di persone interessate ad acquistare il pellet a un costo ridicolo: facevano riferimento alle offerte sul sito pelletconsegnagratuita.it che riporta il nostro indirizzo, via Padova 75", afferma Nadia Tagliani, titolare di “Eredi di Tagliani Aldo“ che si occupa della vendita di combustibili dagli anni Settanta.

La donna il 2 settembre ha sporto denuncia ai carabinieri per il reato di sostituzione di persona "ma mi hanno spiegato che per arrivare all’oscuramento della pagina da parte della polizia postale è necessaria la chiusura dell’indagine e quindi al momento è ancora accessibile. Per tutelarmi ho indicato sul mio profilo Google che si tratta di una truffa non riconducibile a noi. Purtroppo ci sono clienti che ci cascano facendo il bonifico e se la prendono con noi". Sul sito in questione fra le varie offerte c’è quella di 70 sacchi da 15 chilogrammi a 190 euro, in pratica 2,70 euro a sacco. "Un prezzo fuori mercato. Il pellet all’ingrosso viaggia attorno a 9.50 euro più Iva al 22%", precisa Tagliani. A causa dei rincari alla base della filiera un dettagliante per avere margine deve rivendere un sacco almeno a 13 euro contro i 5/6 dell’anno scorso. "Anche io sono vittima dello stesso sistema. Su un sito web è apparsa un’offerta pazzesca – 4 euro per un sacco con consegna gratuita – che recita in calce il nome della nostra ditta. Ho dovuto fare una denuncia dai Carabinieri e mettere di mezzo un avvocato", spiega Daniele Cella della “Cella Milano“ di via Piero della Francesca, azienda in piedi dal 1918.

Il rivenditore conferma la difficoltà a reperire il pellet sul mercato per il boom della domanda, gli aumenti del trasporto, il blocco di esportazione di segatura (la materia prima del pellet) dalla Russia per le sanzioni e di prodotto da numerosi Paesi produttori che si autotutelano. "Albania, Croazia, Serbia, Ungheria il pellet adesso se lo tengono per sé. Da aprile non mi arriva nulla. A giugno ho fatto un bonifico di 20mila euro per un carico dall’estero che non è mai arrivato, solo ora ho ripreso i soldi", aggiunge Cella. "Il nuovo governo dovrebbe ridurre dal 22 al 10% l’aliquota sulle cessioni dei pellet di legno" l’auspicio di Stefano Olini de “La Madonnina“ di Gudo Visconti.

 

 

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