
di Simona Ballatore
Da Baggio alle Colonne d’Ercole - verso quello che era il simbolo del confine invalicabile della terra - per andare oltre ogni limite. In bicicletta. I protagonisti dell’avventura - che è pure a fin di bene - sono tre amici, Claudio Meazza, Tino Pessina e Massimo Carlet, gregari dell’associazione “Il Gabbiano - Noi come gli altri“ e in particolare della sua “Casa Teresa Bonfiglio“. Stanno pedalando controvento, facendo pure "a braccio di ferro con il Mistral", per riuscire nella doppia impresa: raggiungere Gibilterra - macinando in tutto ben 2.500 chilometri - per comprare e donare un pulmino per disabili. A guidare la spedizione c’è Claudio, classe 1954, che per dieci anni ha diretto alcuni centri diurni per disabili, ed è vicepresidente dell’impresa sociale “Casa Gabbiano – noi come gli altri”. Al suo fianco Tino, che ha un anno di più, ed è stato preside del liceo Berchet: cicloturista per passione, un paio di anni fa a piedi ha percorso 800 chilometri sul cammino di Santiago. Si è allenato. Il più giovane del trio è Massimo, 66 primavere delle quali 40 al lavoro per il Don Gnocchi, volontario di ProVid e “new entry“ nel mondo del ciclismo amatoriale: davanti alla sfida non si è tirato indietro.
Sono salpati l’8 settembre, da Milano, dal “loro“ quartiere e da quella che è casa e meta: via Don Gervasini 37. Stanno pedalando per la Francia, si sono appena lasciati alle spalle 965 chilometri e lo stagno di Bages-Sigean, a metà strada tra Valras Plage e Perpignan. Deviazione imprevista, ma all’orizzonte c’è la Spagna. Per la causa finora hanno raccolto settemila euro, obiettivo 15mila per un pulmino usato in buone condizioni da regalare agli ospiti della comunità per persone con disabilità che “Il Gabbiano“ – nato negli anni Ottanta su impulso di Teresa Bonfiglio, scomparsa tre anni fa, e di Giacomo Marinini – ha aperto a Baggio alla fine del 2019. "Abbiamo pensato di chiedere a tutti gli amici e ai conoscenti di partecipare a questa spedizione, con un contributo legato ai chilometri che saremo in grado di fare – raccontano –. I costi del viaggio e quel po’ di sudore che occorrerà, ce li mettiamo noi, tutto quello che raccoglieremo servirà all’acquisto del pulmino". Che accompagnerà gli ospiti di Casa Teresa Bonfiglio nei loro viaggi, nelle visite mediche, tra le vie del quartiere. Centesimo dopo centesimo, tappa dopo tappa, stanno tenendo un diario sul sito www.gabbiano.org. e sulla pagina Facebook, condividendo emozioni, imprevisti, scorci meravigliosi, gomme bucate e video. Hanno trovato seguaci sulla via, sono al loro quindicesimo giorno: mille chilometri conquistati, 1.500 alla destinazione. "Andare a Gibilterra, cioè alle Colonne d’Ercole, al limite della terra conosciuta dal mondo greco, rappresenta una meta e un significato – sottolineano i temerari –. Quello che era il limite della Terra era anche il limite della conoscenza. Secondo il mito, oltre non si poteva. Ma le persone con disabilità sono abituate ad andare oltre il limite. E allora ci piaceva quest’idea: Gibilterra sarà il limite, ma per arrivare dovremo superarci, superare i nostri limiti personali". Intanto Baggio (e non solo) dà la carica - e fa la caricatura - ai tre “ragazzi navigati“ protagonisti dell’impresa.