
Alma Gemelli
Pavia, 5 febbraio 2015 - Alma Gemelli sbarca a Pavia con un brindisi tra arte, moda e musica nel cuore della città. Un evento gratuito dal carattere eclettico, tra tele dipinte con soggetti a grandezza naturale, musica e bollicine, per potersi immergere pienamente nell’anima della collezione di abiti firmata da questa giovane e intraprendente artista pavese diplomata all'Accademia di Belle Arti di Brera. L’happy hour che si terrà nella sede di Mecaneo (Via Pasquale Massacra 11, Pavia) venerdì 6 febbraio, dalle ore 18.30 alle 21. L’appuntamento inaugurerà ufficialmente l’arrivo a Pavia (presso “Pashmina” - Strada Nuova 17) delle grintose collezioni uomo/donna di abiti, t-shirt e accessori firmati Alma Gemelli.
L'idea del brand prende vita dalla volontà di Paola Alma di trasformare i suoi dipinti in una linea di abbigliamento che coniughi la passione per l'arte alla dimensione dinamica della moda. E proprio dalla filosofia che ha sempre mosso Alma-pittrice sono emersi i soggetti per la sua collezione moda, soggetti insoliti e accattivanti, capaci di esprimere il tema della vita attraverso il mistero dell'uomo e della natura: a volte sono delicati motivi floreali che si intrecciano in contrapposizione con sezioni anatomiche del corpo umano, a volte sono le stesse parti anatomiche ad accostarsi tra loro suggerendo profondi significati simbolici. Cifra distintiva della giovane linea d’abbigliamento è la cura del dettaglio: dalla scelta dei materiali, come il cotone pettinato ring-spung per le t-shirt all'applicazione del marchio spesso ricamato, fino all’uso della stampa su raso, tecnica dettata dal desiderio di impreziosire e al tempo stesso rendere più visibile il tipico “effetto matita” del disegno.
Accanto alla collezione moda, in questo spazio saranno esposte anche alcune delle originali tele che l’hanno ispirata: “Dove vai”, “Il mio feto”, “Restituiscimelo” e tanti disegni anatomici dallo stile Tattoo. “Contro l’immagine della morte nuda e ‘impersonale’ che la cultura moderna ha contribuito a creare, i miei dipinti, crudi ma a loro modo metafisici, propongono una nuova prospettiva. Perché ci si mette una vita ad imparare a vivere e invece alla morte non si arriva mai preparati e la si guarda solo con paura? Cerco un dialogo con Lei, dipingendola”.