Paura nella notte in via Adige Crollata la palazzina danneggiata dall’incendio

San Donato Milanese, nessun ferito: i vigili del fuoco l’avevano già dichiarata inagibile. Al piano terra c’era l’autofficina dei proprietari dell’edificio da cui era partito il rogo.

di Alessandra Zanardi

Nessun ferito, ma attimi di paura, nella notte tra sabato e domenica in via Adige, nel quartiere Certosa, dove è crollata la palazzina che giovedì era stata interessata da un incendio e perciò dichiarata inagibile. L’edificio, che comprendeva un’autofficina e le abitazioni del proprietario della stessa, è come imploso dopo i danni provocati dal rogo: alcuni elementi strutturali hanno ceduto e l’immobile è collassato dall’interno. Quello che ne resta è visibile anche dalla via Emilia. L’incendio si è sviluppato nell’officina, nella mattinata dell’11 maggio. Per motivi ancora da accertare, un’auto caricata su un ponte di lavoro ha preso fuoco; il personale ha cercato di domare le fiamme, quando si è verificato il crollo di una soletta dal soffitto. Mentre erano in corso le operazioni di spegnimento delle fiamme da parte dei pompieri, due persone rimaste lievemente ferite, un 61enne e un 67enne, sono state accompagnate in ambulanza al vicino ospedale di San Donato, per accertamenti. A supportare le operazioni di soccorso Croce rossa, protezione civile, carabinieri e polizia locale. In seguito all’episodio, nel timore che potessero verificarsi dei cedimenti dell’intero immobile, gli occupanti delle abitazioni vicine sono stati fatti sgomberare, per motivi precauzionali, mentre la porzione di strada sulla quale si affacciava l’edificio è stata chiusa. Del resto, erano stati proprio i residenti delle abitazioni vicine a segnalare alcuni scricchiolii sospetti nella palazzina dichiarata inagibile. Il crollo dell’altra notte non ha provocato feriti né ha intaccato gli immobili vicini. I vigili del fuoco non hanno riscontrato il rischio di ulteriori cedimenti. Nella giornata di oggi sono previste nuove verifiche per valutare la situazione; si dovrà poi provvedere alla rimozione delle macerie.

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