
Ai disabili è consentito il libero accesso alle Ztl
Milano, 12 maggio 2019 – Approdare ad una banca dati unica per tutta la Lombardia nella quale siano inseriti e immediatamente verificabili tutti i pass auto rilasciati ai disabili dai Comuni e tutte le corsie preferenziali e le zone a traffico limitato alle quali gli stessi disabili possono accedere con i propri veicoli: è questa la richiesta contenuta nella mozione presentata dalla leghista Francesca Ceruti e approvata dal Consiglio regionale nel corso della sua ultima seduta. Detto in sintesi: la mozione chiede di semplificare la vita ai portatori di handicap che si muovono in auto per la Lombardia.
Annoso il problema relativo proprio ai pass: sono i Comuni a rilasciarli e quindi ogni Comune ha un suo elenco coincidente con i pass rilasciati ai suoi residenti, un dato di fatto che ha talvolta complicato il riconoscimento nell’immediato di un pass usato per le strade di una municipalità diversa da quella che lo aveva rilasciato. Analogo il tema delle strade aperte ai veicoli condotti da disabili o che trasportano disabili: non sempre le ordinanze dei vari Comuni convergono. Da qui, come detto, la richiesta di una banca dati unitaria. Richiesta approvata dall’aula del Pirellone e sostenuta da Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche Abitative e alla Disabilità: «Ringrazio il Consiglio regionale per l’attenzione dedicata al tema della disabilità – dichiara l’assessore lombardo –, un tema sul quale bisogna fare sempre meglio. Giusto chiedere un’unica banca dati che consenta di sapere in modo tempestivo quali zone delle città sono a libero accesso e quali no. Ed è giusto che si crei al tempo stesso una piattaforma unica dove si registrano tutti i pass rilasciati dai Comuni lombardi. Accanto a questo – sottolinea ancora Bolognini – bisogna lavorare al miglioramento della segnaletica stradale e all’armonizzazione delle ordinanza emesse dalle diverse amministrazioni comunali.
Sul primo punto, succede che i cartelli che segnalano la presenza di corsie preferenziali o di zone a traffico limitato non esplicitino che i disabili possono accedervi anche se così è, anche se le norme così stabiliscono. Quanto al secondo punto, ci sono invece ordinanze che divergono da sindaco a sindaco, da Comune a Comune, e questo oggetivamente può creare confusione». Che si può fare, concretamente, ora che la mozione è stata approvata? I tecnici della Regione Lombardia hanno fatto sapere che ci sono le tecnologie necessarie e sufficienti a mettere in piedi una grande banca dati lombarda, come ovvio. Serve, quindi, la volontà politica. «Coerentemente con quanto chiesto nella mozione approvata in Consiglio regionale, convocheremo un tavolo con l’Anci lombarda (ovvero: la costola regionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ndr) e con l’Upl (Unione Province Lombarde ndr) in modo che si possa lavorare insieme a più livelli per centrare l’obiettivo» fa sapere Bolognini.