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Parco Marovelli, operazione anti degrado

Al degrado del Parco Marovelli in via Monviso bisognava porre rimedio. Il tempo, la scarsa manutenzione, l’incuria di chi in quello spazio banchetta la notte, avevano ormai preso il sopravvento. La ristrutturazione, appena incominciata, è un’operazione a quattro mani che vede affiancate, ancora una volta, l’associazione Marovelli e il Comune di Garbagnate. Il parco realizzato in memoria di Claudio Marovelli, scomparso a soli 12 anni, vittima nel 2007 in un incidente stradale avvenuto ad Arese mentre stava andando a scuola, sarà rimesso a nuovo. Primo passo: il campo da Calcetto. "Una scelta carica di significato", spiega Giuseppe Marovelli, papà di Claudio e presidente dell’associazione. "Quel parchetto è proprio sotto casa mia - prosegue Marovelli -. Lì Claudio amava giocare, era sempre lì, così come oggi si incontrano persone diverse, per età, percorsi personali, storie, livelli: dal bambino al ragazzo, dall’appassionato che, nonostante gli anni, non molla, a Salvatore Molina, cresciuto qui con Claudio e ora in Serie A. È un luogo di incontro per una Comunità, a partire dagli ex compagni di mio figlio che tanto hanno desiderato l’intitolazione a lui del Parco". I protocolli contro i contagi da Covid19 rendono impossibile organizzare eventi "ma ci stiamo preparando, per restituire alla città uno spazio di aggregazione, bello e accogliente". L’intervento era atteso.

L’augurio condiviso da tutti è che a lavori conclusi nel parco "non entrino ancora con scooter e biciclette come è sempre accaduto fino adesso e che la gentaglia che alla sera deturpa il luogo con bottiglie di birra e scatole di pizza non rovini ciò che di buono si progetta e si realizza in nome della bellezza e del ricordo collettivo", scrive Salvatore, un cittadino, sulla pagina social del Comune dove è stato annunciato il via ai lavori. "Non c’è servizio senza manutenzione - afferma il sindaco Davide Barletta -. In questi anni, abbiamo investito per sistemare diversi spazi comunali, e ancora proseguiremo. Tengo a questo Parco in modo particolare, essendo dedicato a Claudio. Ho seguito la vicenda sin dal primo giorno, anni fa, quando ero assessore allo Sport; la porto avanti ora, da sindaco, con convinzione e orgoglio. Un’amministrazione deve essere al servizio delle associazioni: attraverso queste, le strutture comunali vengono date alla cittadinanza nel modo migliore per adoperarle".

Mon.Gue.