LAURA LANA
Cronaca

Palasesto, è l’ora di fare i conti "Aumenti fino al 380 per cento"

Il gestore del palazzetto del ghiaccio di Sesto San Giovanni e il bilancio fra investimenti e spese

di Laura Lana

Entro il 31 ottobre dovranno finire i lavori al PalaSesto. È questa la data ultima di un cantiere che è iniziato nel 2018 e che ha visto ritardi e difficoltà tra Covid, blocco dei lavori, materiali da dover reperire sul mercato e, ora, caro bollette. "Abbiamo avuto uno scostamento importante dal piano economico finanziario iniziale perché è mancata la stabilità: la pandemia l’ha colpita al cuore - ammette il gestore Roberto Brasca -. Ovviamente questo è un impianto che non può funzionare all’aperto: in 2 anni il fatturato si è dimezzato, pur considerato gli aiuti dei decreti". Tra i lavori di ammodernamento delle prime tre fasi e quelli da realizzare negli anni successivi di concessione, sul palazzetto del ghiaccio era stato previsto un investimento da 3,5 milioni di euro (Iva esclusa). "Questa è la cifra prevista 4 anni fa, che ora è aumentata", dice Brasca che non ha ancora quantificato l’incremento totale. "Alla ripartenza abbiamo scontato l’impennata dei costi perché la misura del 110% ha visto ovunque rincari delle materie prime. Non avevamo neanche squadre di operai disponibili. Non si trovava il ferro per i ponteggi e avevamo le scadenze da rispettare con il Comune per l’avvio dell’appalto".

Illuminazione a led, serramenti, cappotto e facciata, l’efficientamento energetico è passato anche dal rinnovamento di tutte le macchine. Opere che avrebbero dovuto portare a una maggiore sostenibilità e al taglio delle bollette. Tuttavia, il risparmio sarà mangiato dall’esplosione del costo dell’energia. "Gli aumenti sono già stati più che sensibili e, a oggi, è anche impossibile fare altre previsioni", commenta il direttore Alessio Galliani, che ci mostra l’andamento dei consumi: se il primo trimestre 2019 aveva visto una spesa di 26.449,36 euro, quest’anno il conto è stato di 90.128,70 euro con un aumento del 340,76%. Peggio, in termini percentuali, l’incremento dei mesi da aprile a giugno: 16.488,94 euro nel 2019, 62.948,22 euro nel 2022 con un balzo del 381,76%. "Ogni settimana accogliamo 1.500 persone. Questa è diversa dalle altre piste da ghiaccio. Vogliamo far diventare l’impianto un centro ricreativo per famiglie - afferma Brasca -. Oltre alle due piste, a fine lavori avremo 4 palestre e un ristorante di 250 metri quadri con cucina con vista sul ghiaccio".

Equilibrio economico da un lato, ruolo sociale dell’altro. "L’idea è di tener qui ragazzi anche a fare i compiti o il sabato sera perché è un posto sicuro e accogliente. Avevamo anche l’ambizione di restare aperti col ghiaccio 11 mesi l’anno, organizzare con Geas una colonia estiva. Ora dovremo prima di tutto fare i conti".